(ANSA) - VENEZIA, 28 GEN - Spesso in prima fila nell'impiego
di nuove cure e terapia anche per il Covid, il Veneto si
conferma la prima regione italiana per l'uso degli anticorpi
monoclonali, farmaci indicati per persone con malattia lieve o
moderata ma ad alto rischio di progressione severa. È quanto
emerge dal 43/mo Report settimanale dell'Agenzia Italiana del
farmaco (Aifa) sugli anticorpi monoclonali per il Covid-19. Sono
stati 41.499, da marzo 2021 al 27 gennaio 2022, i pazienti con
Covid iscritti nei registri di monitoraggio di questi anticorpi.
Il Veneto, afferma il rapporto dell'Aifa, resta in cima alla
classifica del numero di richieste del farmaco fatte fino a
oggi: 7.222 rispetto al totale nazionale di 41.499. A seguire,
il Lazio con 6.103, Toscana con 4.182, Lombardia (3.180),
Piemonte (2.737), Campania (2.625), Liguria (2.602), Emilia
Romagna (2.462) A livello nazionale, la maggior parte dei
pazienti (20.006) ha ricevuto la combinazione di monoclonali
casirivimab-imdevimab, seguita dal mix bamlanivimab-etesevimab
(17.171), sotrovimab (3.499) e bamlanivimab (823, non più
disponibile in monoterapia da maggio 2021).
E mentre nel Paese l'indice di trasmissibilità Rt scende
a 0,97 (la scorsa settimana era pari a 1,31), nella regione
continua a flettere la curva di crescita dei contagi. Nelle
ultime 24 ore sono stati 16.518 i positivi scoperti con i
tamponi. Si registrano però 31 vittime in più rispetto a ieri. I
dati complessivi dall'inizio della pandemia sono di 1.119.366
contagiati, e 13.097 morti. Calano gli attuali positivi in
isolamento, 256.879, 5.602 in meno nelle 24 ore. Diminuisce il
numero dei ricoverati Covid nelle aree mediche, 1.810 (-37),
mentre tornano a crescere quelli nelle terapie intensive, 194
(+9).
Resta basso il ritmo della campagna vaccinale. Sono state
33.669 le dosi di vaccino somministrate ieri in Veneto, "spinte"
come sempre dalle terze dosi (28.026), mentre sono state 1.909
le prime inoculazioni. Sono 3.966.073 i residenti ad aver
ricevuto almeno una somministrazione, pari all'88,6% della
popolazione "over 12". Il 60,9% della popolazione vaccinabile ha
effettuato la dose booster, mentre nella fascia pediatrica 5-11
anni la prima dose copre il 30,2%, mentre la seconda è arrivata
al 15%. (ANSA).