Un villaggio olimpico
che, terminate le gare, possa rimanere a disposizione della
comunità diventando un centro servizi per sportivi e lavoratori.
E' la proposta elaborata da una serie di associazioni di
operatori economici di Cortina d'Ampezzo (Belluno), rivolta alle
istituzioni locali e ai soggetti a vario titolo coinvolti nella
predisposizione della località alpina per i Giochi olimpici
invernali del 2026.
A Cortina, spiegano i proponenti, mancano almeno mille posti
letto per il personale scolastico, sociosanitario, della
pubblica sicurezza oltre al personale relativo ad alberghi,
ristoranti, negozi, impianti di risalita, tutti lavoratori
obbligati, per gran parte dell'anno, a spostamenti pendolari con
grandi conseguenze sul traffico e dunque sull'inquinamento della
valle. "A supporto della sostenibilità del progetto - scrivono
i firmatari del documento - il Comitato delle associazioni dà la
propria disponibilità a costituire una struttura consortile per
la gestione del 'Villaggio dello sport e del lavoro', prevedendo
il pagamento di un canone annuo proporzionato a numero di posti
letto e infrastrutture disponibili".
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