Si sono conclusi a Verona i lavori
di restauro dell'ex Stazione frigorifera in via Santa Teresa, la
"ghiacciaia" degli ex Magazzini Generali, esempio di archeologia
industriale, inaugurata nel 1930. Nelle prossime ore avverrà la
consegna delle chiavi dal Fondo Verona Property che ha
realizzato l'intero intervento di recupero nell'area di fronte a
Veronafiere, a Eataly, il brand enogastronomico
dell'imprenditore Oscar Farinetti che, dopo aver inaugurato
diverse sedi in tutto il mondo, ha deciso di investire nella
città scaligera. Un investimento di circa 60 milioni di euro per
restaurare l'edificio in ogni sua parte, dotandolo dei più
moderni standard tecnologici e conservandone tuttavia gli
elementi architettonici da tutelare. Uno spazio di 13mila metri
quadrati, con apertura prevista a settembre, non solo come punto
vendita dedicato al food e alla ristorazione, ma anche come
luogo di arte e cultura, con aree dedicate ai giovani artisti
emergenti. Al piano superiore infatti sarà ospitata un'area
museale con mostre itineranti. A farla da padrona sarà l'area
centrale circolare, sovrastata dalla famosa cupola, che
l'architetto Mario Botta trasformerà nel 'grande fuoco'. Si
tratta dello spazio principale dell'intero edificio, quello
riservato alla cucina e alla ristorazione e in cui cittadini e
turisti potranno accedere liberamente per assaporare le diverse
specialità e prodotti proposti. Dall'area circolare si diramano
gli otto bracci che portano ai locali riservati ai produttori e
alla preparazione del cibo. In parte di essi saranno ospitate
appunto le opere e i lavori di giovani artisti emergenti. A
gestire la parte museale sarà una Fondazione di Eataly, che
curerà non solo gli allestimenti ma anche la parte dedicata agli
eventi.
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