Il rischio che dal prossimo
autunno torni ad aumentare in misura preoccupante il numero di
fallimenti delle imprese è alquanto probabile. A dirlo è
l'Ufficio studi della Cgia di Mestre. Molte attività commerciali
e produttive rischiano di dover portare i libri in tribunale
tra il deterioramento del quadro economico generale, ascrivibile
al caro energia/carburante e all'impennata dell'inflazione,
all'impossibilità di cedere i crediti acquisiti con il
superbonus 110%, che ammontano a circa 4 miliardi di euro e ai
mancati pagamenti della Pa nei confronti dei propri fornitori,
che secondo l'Eurostat sono almeno 55,6 miliardi di euro.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA