La guerra in Ucraina, il 30°
anniversario della scomparsa di Falcone e Borsellino, i
vent'anni dall'introduzione dell'euro sono alcuni dei temi che
verranno trattati nell'edizione 2022 del Premio Giornalistico
Papa Ernest Hemingway ideato dalla Vitale Onlus e che,
quest'anno, sbarca anche a Cortina d'Ampezzo (Belluno).
Il Premio Papa cambia, quindi, formula e diventa itinerante:
si parte oggi da Fossalta di Piave (Venezia) e Cuneo, per
toccare Adelaide, in Australia, e Bassano del Grappa (Vicenza)
domani. Mercoledì 20 luglio sarà la volta di Londra e Venezia,
mentre giovedì 21 luglio, anniversario della nascita di Mr Papa
Hemingway, il premio farà tappa a Caorle (Venezia) per la
tradizionale visita alla casa di caccia del giornalista e
scrittore americano. Venerdì 22 luglio sarà la volta di San
Michele al Tagliamento (Venezia), mentre il gran finale sarà
sabato 23 luglio a Cortina d'Ampezzo (Belluno) dove sarà
proclamato il vincitore del premio che è riservato
esclusivamente ai giornalisti under 30, agli allievi delle
scuole di giornalismo e dei master in giornalismo, nonché agli
studenti delle università che desiderano intraprendere la
professione giornalistica o diventare scrittori.
I finalisti sono Giusi Matozza, laureata all'università di
Trieste, Enzo Panizio, frequentatore del master in giornalismo
della LUISS Guido Carli di Roma e Giulia Perissinotto, laureata
all'università di Udine. I tre saranno a Caorle (Venezia)
venerdì 22 luglio per la prova finale per aggiudicarsi il Premio
Papa 2022, nonché la penna stilografica della Montegrappa
dedicata a Hemingway. La cerimonia di premiazione sarà sabato 23
luglio, alle 18.30, all'Hotel de la Poste di Cortina d'Ampezzo,
la località montana che aveva incantato Hemingway.
Al Premio Papa, che gode del patrocinio della Federazione
Nazionale Stampa Italiana e dell'Ordine dei giornalisti del
Veneto, nonché della media partnership dell'ANSA e del
Gazzettino, si parlerà anche del 50° anniversario dello scandalo
del Watergate, del 60/o anniversario dell'arresto di Nelson
Mandela per incitamento alla ribellione, nonché della crisi dei
missili di Cuba che, inevitabilmente, ci riporta all'attualità
con la guerra in Ucraina.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA