Teorema di Pasolini, La Voglia
matta con Catherine Spaak e Ugo Tognazzi, presente con Vittorio
Gassman ne La marcia su Roma. Sono alcuni tra i principali
titoli della sezione "Venezia Classici" che quest'anno torna
nell'ambito della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica
di Venezia, dopo che, a causa della pandemia, nel 2020 era stata
ospitata a Bologna dal festival Il cinema ritrovato, mentre lo
scorso anno si era tenuta nel centro storico lagunare.
Torna anche la Giuria composta da studenti dei corsi di
cinema delle università italiane, che per il nono anno assegnerà
il Premio Venezia Classici per il miglior film restaurato, e che
sarà presieduta dal regista Giulio Base. La Giuria, composta da
21 studenti indicati dai docenti dei corsi di cinema delle
università italiane, potrà anche premiare il miglior
documentario sul cinema presentato all'interno della Sezione.
Quest'anno verranno celebrati i centenari di Pier Paolo
Pasolini, con il restauro di Teorema, di Vittorio Gassman e Ugo
Tognazzi, con La marcia su Roma e La voglia matta, anche nel
centenario della nascita di Luciano Salce e nel ricordo di
Catherine Spaak, scomparsa di recente. Omaggio anche a Monica
Vitti, con il restauro di Teresa la ladra, diretto da Carlo Di
Palma.
Tre sono i titoli provenienti dagli Stati Uniti: Cavalcata di
Frank Lloyd, The Black Cat di Edgar Ulmer e I conquistatori di
Jacques Tourneur; altrettanti arrivano dal Giappone: Una gallina
nel vento di Yasujiro Ozu, Il profondo desiderio degli dei di
Shohei Imamura e La farfalla sul mirino di Seijun Suzuki.
C'è poi l'India con I giocatori di scacchi di Satyajit Ray,
la Francia di Mes petites amoureuses di Jean Eustache e di Le
strane licenze del caporale Dupont, penultimo film di Jean
Renoir; la Taiwan di A Confucian Confusion di Edward Yang,
l'Inghilterra de I misteri del giardino di Compton House di
Peter Greenaway.
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