L'Altopiano di Asiago (Vicenza) e
il suo patrimonio di malghe è ufficialmente candidato a far
parte della biosfera dell'Unesco. Lo ha annunciato il sindaco di
Asiago, Roberto Rigoni Stern, inaugurando la decima edizione di
"Made in Malga", festival dei formaggi di montagna, in programma
nel capoluogo dei Sette Comuni, nei primi due fine settimane di
settembre. "Abbiamo il patrimonio malghese più grande d'Europa -
ha osservato il sindaco - e siamo pronti a salvaguardarlo con
l'appoggio della Regione". "Abbiamo avviato la pratica per
entrare nella riserva Unesco - ha indicato Nicola Lobbia,
assessore all'agricoltura di Asiago - indicando le malghe come
elemento caratterizzante". Il progetto dovrebbe trovare positiva
conclusione il prossimo anno dopo il completamento del piano di
fattibilità. Le 70 malghe dell'Altopiano rappresentano una
millenaria attività, oggi minacciata dalla presenza del lupo, e
secondo Lobbia, dai piani forestali che non prevedono il
disbosco, pratica fondamentale per il ritorno dei pascoli. La
produzione fondamentale della montagna altopianese è il
formaggio Asiago. Nel 2021 sono state prodotte 1.651.083 forme
da 35 aziende produttrici, 6 aziende di stagionatura attraverso
1.236 aziende di allevamento con 8.500 addetti alla filiera. Per
il direttore del Consorzio di tutela dell'Asiago, Flavio
Innocenzi, il prodotto "ha un futuro ancora tutto da scrivere,
imboccando nuove direzione a cominciare dall'incremento di
vendita all'estero, verso i mercati Usa e del Sud est asiatico,
Vietnam e Corea, affrontando nuove strade per il recupero dei
valori originali e di naturalezza e con l'accelerazione dei
valori fondanti".
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