Nel primo trimestre di quest'anno
l'export dei distretti marchigiani è stato pari a circa 1,3
miliardi di euro e ha registrato un aumento del 13,3% rispetto
allo stesso periodo dello scorso anno (pari a più 153 milioni di
euro). Un trend di crescita dell'export distrettuale, quello che
emerge dall'analisi periodica della Direzione Studi e Ricerche
di Intesa Sanpaolo, migliore rispetto alla media dei distretti
italiani (+7,1%), e che continua per il nono trimestre
consecutivo.
Bene i distretti del sistema moda, in crescita rispetto allo
stesso periodo del 2022 (+19,4%). Le Calzature di Fermo, primo
distretto per export regionale, con 467 milioni di euro nel
primo trimestre, ha registrato una crescita tendenziale del
16,5% (+66 milioni); Abbigliamento marchigiano +29,7%;
Pelletteria di Tolentino +24,4%; Jeans valley del Montefeltro
+17,9%. Crescita più contenuta per i distretti del sistema casa:
Cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano, export di 263
milioni di euro, +2,1% tendenziale; Cucine di Pesaro, con 84
milioni di euro di export, sono sostanzialmente stabili (+0,5%).
Le Macchine utensili e per il legno di Pesaro hanno
registrato 163 milioni di euro di export (+21,3%). Brillante
l'andamento anche del distretto Strumenti musicali di
Castelfidardo (+26,9%). Lieve contrazione (-0,5%) per il
Cartario di Fabriano. L'andamento delle esportazioni
distrettuali marchigiane è stato buono verso i mercati maturi
(+13,6%) e verso i nuovi mercati (+12,9%). Tra i principali
sbocchi commerciali, aumenti significativi verso Francia (prima
destinazione commerciale, +34 milioni di euro), Polonia (+12
milioni di euro), Paesi Bassi (+9) e Germania (seconda
destinazione commerciale, +9 milioni). Contrazioni significative
riscontrate solo verso la Cina (-9 milioni).
"I risultati dell'export confermano la competitività dei
distretti industriali delle Marche", rimarca Alessandra Florio,
direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo.
"Ad oggi come Intesa Sanpaolo abbiamo siglato 22 programmi di
filiera in regione, per facilitare l'accesso al credito delle
imprese che ne fanno parte, coinvolgendo circa 350 fornitori per
un giro d'affari complessivo di oltre 2 miliardi di euro".
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