La costituzione in giudizio in
ogni sede da parte della Regione Abruzzo per chiedere
risarcimenti "per i gravi danni all'immagine e all'economia
regionale a causa dei falsi allarmi sicurezza sulle autostrade
A24 e A25": la chiede il deputato Pd Camillo D'Alessandro in una
lettera inviata al presidente vicario della Regione Abruzzo,
Giovanni Lolli, e all'assessore regionale al Turismo, Giorgio
D'Ignazio. Auspicando "sentenze clamorose che facciano rumore",
il parlamentare invita la Regione a perseguire "ministro di
Infrastrutture e Trasporti Toninelli, ministero, soggetti
politici e quanti in questi giorni hanno lanciato allarmi
sull'autostrada, falsi e fuori luogo", con danni all'immagine
dell'Abruzzo "che già si stanno riflettendo sull'imminente
stagione invernale". "Se un'autostrada è pericolosa si chiude,
altrimenti si tace" scrive in una nota D'Alessandro.
Richiamando Silone, il deputato sottolinea che l'Abruzzo "non
è Fontamara dove è possibile praticare ogni prepotenza" e
lamenta il fatto che "dopo i terremoti è passato il messaggio
che venire in Abruzzo è pericoloso, venire a lavorare, a
studiare, in vacanza. Ho parlato con alcuni operatori - continua
l'esponente dem - Sono molto preoccupato non solo per
quest'anno, ma anche per i prossimi".
"Se passa il cocktail esplosivo di una regione a rischio
terremoto e crollo, rimarremo isolati e non verrà più nessuno,
il danno potenziale è incalcolabile. La Regione ha il dovere di
tutelare la propria immagine, la propria economia da chi l'ha
danneggiata perseguendo in tutte le sedi i responsabili".
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