"Una decisione sacrosanta che ferma
una legge sbagliata. I trabocchi hanno di per sé una enorme
importanza culturale, di richiamo turistico e anche economica,
ma devono restare quello che sono: macchine da pesca sulle
quali, accanto a una tranquilla attività di ristorazione, devono
essere presenti momenti di educazione ambientale, visite guidate
e quant'altro può contribuire a valorizzare queste antiche
strutture e la costa da loro caratterizzata". A sostenerlo è il
delegato regionale del Wwf Luciano Di Tizio, che commenta
l'impugnazione della legge regionale sui trabocchi da parte del
Governo. "Non possono essere trasformati in grandi ristoranti
sull'acqua che poco o nulla hanno a che fare con la tradizione.
La commissione regionale che ha esaminato la bozza di legge
aveva avuto l'opportunità di raccogliere le opinioni delle
associazioni, tra le altre Wwf, Italia Nostra, FAI e
Legambiente: le ha sentite ma non le ha ascoltate. Tutte
chiedevano infatti una sostanziale modifica delle legge, nel
senso su accennato, ma la politica locale ha, come troppo spesso
accade, semplicemente ignorato le opinioni delle associazioni.
Questa bocciatura rimette invece la palla al centro: si potrà
elaborare una legge migliore nell'interesse di tutti gli
abruzzesi e non esclusivamente di pochi".
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