"Nel decennale del sisma ci
apprestiamo a vivere un'edizione della Perdonanza nel segno
della rinascita e di fiducia nel futuro".
Così il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, nel
dichiarare aperta la edizione 725 della Perdonanza celestiniana,
che cade a dieci anni dal sisma, dopo l'accensione del tripode
della Pace nel piazzale della basilica di Collemaggio.
"La nostra comunità, unita e rafforzata dal messaggio
celestiniano che ormai è parte del nostro dna, sta affrontando
con tenacia e determinazione la sfida della ricostruzione e
della riedificazione dell'animus della città - ha continuato il
sindaco -. La valenza spirituale dell'indulgenza celestiniana fu
subito realtà, insieme al suo significato politico,
dimostrandosi un'occasione per accrescere il potere economico e
civile della città appena edificata, tanto che, questo
straordinario evento, determinò un enorme beneficio per
L'Aquila. Celestino V è stato anche un raffinato visionario,
donandoci una festa come la Perdonanza che racchiude in sé
spiritualità e opportunità di crescita economica e sociale. Una
festa che, dallo scorso anno, come amministrazione comunale,
stiamo arricchendo con nuove suggestioni artistiche e culturali
e con momenti istituzionali dagli accenti più significativi - ha
proseguito Biondi nel sottolineare anche che "il decennale non è
solo il ricordo di quella terribile e dolorosa notte, ma è anche
il Rinascimento che il capoluogo di regione vive e rivendica,
con la forza della ragione e con l'energia del cuore, dell'amore
per questa nostra terra bella e complicata". Biondi ha precisato
che "nel corteo della Bolla la citazione del decennale è
affidata alla Dama della Bolla e al Giovin Signore. Infatti, la
storia di Sara Luce e di Federico sono la esemplificazione del
dolore e dello sgomento di quel 6 aprile 2009, come della
volontà delle giovani generazioni di essere protagonisti della
rinascita. Una rinascita che ci auguriamo possa rafforzarsi con
il parere positivo del Comitato intergovernativo che a dicembre,
in Colombia, si esprimerà sulla candidatura a Patrimonio
immateriale Unesco della Festa del Perdono".
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