"Non siamo qui per spargere paura
ma per garantire che qualsiasi segnale sarà verificato
nell'ambito delle nostre povere capacità". Così il procuratore
antiterrorismo dell'Aquila, Michele Renzo, sulla operazione che
ha portato a sgominare una organizzazione dedita ad attività
antioccidentale che dall'Abruzzo aveva ramificazioni in tutta
Europa. In riferimento alla pericolosità dell'organizzazione, il
procuratore, nel corso della conferenza stampa che si è svolta
all'Aquila, ha sottolineato che questa cellula terroristica è un
punto di passaggio e una centrale operativa nello stesso tempo
"perché la struttura e qualsiasi punto nevralgico sono punti di
arrivo e di partenza di focolai di radicalismo".
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