''Ieri l'Amministrazione comunale
della città di Pescara non ha dato l'esempio auspicato dalla
consigliera comunale Marinella Sclocco, di dimostrare
solidarietà, l'inclusione, che hanno sempre caratterizzato la
nostra città''. Lo scrive in una nota il segretario della Camera
del Lavoro di Pescara Luca Ondifero.
''La cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre non
solo sarebbe una risposta ferma al clima di odio e intolleranza
sempre più diffusi nel Paese, ma anche un modo per tenere viva
la memoria di ciò che è stato all'inizio del secolo scorso, di
far capire anche alle nuove generazioni dell'orrore che ha
prodotto la condanna delle diversità, delle opinioni contrarie,
dell'essere nati in posti diversi del mondo''.
''Noi tutti dovremmo solo tacere di fronte a ciò che
rappresenta la senatrice Liliana Segre, anzi inchinarci,
scusarci e ringraziarLa per la testimonianza prodotta in tanti
anni e oggetto di tante battaglie per la libertà. Piuttosto che
assegnarLe una scorta per metterla a riparo da insulti e minacce
che una parte, purtroppo nutrita, del Paese Le riserva
quotidianamente. La Cgil di Pescara esprime massima solidarietà
alla Senatrice Liliana Segre e a quelle forze sociali,
politiche, movimentiste che quotidianamente lottano per
affermare i valori di libertà, di solidarietà, di
inclusione''.
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