Il 17 gennaio 2017, il giorno prima della valanga di Rigopiano, in Abruzzo c'erano 300 mila persone senza energia elettrica. Ma dato che l'apocalisse della neve colpì soprattutto le province di Pescara e Teramo e marginalmente quella di Chieti, e che in queste zone vivono 700 mila persone, si può dire che quasi un abruzzese su due era senza luce. L'epocale blackout fu una delle emergenze devastanti di quei giorni, già dal 7 gennaio con frazioni al buio. Il 16 gennaio già si registravano danni a tralicci e successivamente istituzioni che lamentavano comuni senza elettricità, interrogazioni parlamentari, allarmi di Prefetti, richieste di danni sia a Terna che ad Enel, caos ovunque.
Il giorno stesso della valanga l'Enel stessa parlò della rete abruzzese per al quale gli investimenti "in cinque anni sono stati pari a circa 200 milioni di euro e questo ha portato a una performance che è tra le migliori che abbiamo in Italia", mentre il 19 gennaio i vertici di Enel a Pescara in una conferenza stampa chiesero "scusa ai cittadini abruzzesi, agli enti locali e alle Istituzioni per le problematiche di interruzione di energia elettrica che si sono avute in più zone dell'Abruzzo da domenica scorsa fino a queste ore ma con le condizioni meteo eccezionali e con neve e freddo degli ultimi giorni ci sentiamo di dire di aver fatto tutto il possibile e con tutte le forze in campo per poter ridurre i disagi agli abruzzesi".
Da allora molte cose sono cambiate. Già il 23 gennaio l'allora governatore D'Alfonso parlò di 50 mln di investimenti che Enel aveva garantito, con spese immediate tra i 15 e i 20 mln. Nell'inverno successivo Regione Abruzzo ed Enel diedero vita ad uno sforzo infrastrutturale come per esempio l'invio di centinaia di generatori di corrente per le eventuali emergenze ad altrettanti comuni: nella sola provincia di Teramo il 24 febbraio 2018 risultavano inviati 100 gruppi elettrogeni.
Dal 2017 al 2019 Terna, che gestisce 2.119 km di linee elettriche in alta e altissima tensione con 22 stazioni elettriche, fa sapere di aver investito circa 40 mln per attività di rinnovo impianti e sicurezza del sistema elettrico della Regione, e si tratta di dispositivi di mitigazione passiva del rischio di formazione di manicotti di ghiaccio, in condizioni meteo caratterizzate da ghiaccio e neve, che potrebbero comportare il danneggiamento delle linee aeree. Nel 2017, in Abruzzo erano installati 12.000 anti-rotazionali, ad oggi sono 17.000, di cui 1.300 installati nel solo 2019. Per eventuali nuove emergenze esterne legate al maltempo Terna ha aumentato sia la disponibilità di mezzi per i propri addetti sia stipulando contratti aperti che garantissero la pronta disponibilità di mezzi e strutture.
Non solo: nel dicembre 2017 in accordo con la Regione donò 600 mila euro per l'acquisto di due turbine antineve.