Divieto di accesso e di
allontanamento dal territorio comunale; sospensione delle
attività degli uffici pubblici, fatta salva l'erogazione dei
servizi essenziali e di pubblica utilità; sospensione di tutte
le attività produttive e commerciali (ad esclusione di farmacie
dei generi alimentari e di tutte le attività della filiera
agroalimentare e sanitaria); sospensione di tutti i cantieri di
lavoro; chiusura dei parchi pubblici e delle aree sportive a
libero accesso; soppressione di tutte le fermate dei mezzi
pubblici; chiusura dei cimiteri. Questi le nuove limitazioni
previste dall'ordinanza che istituisce la 'zona rossa' in
Abruzzo nei comuni di Castiglione Messer Raimondo, Montefino,
Arsita, Bisenti e Castilenti, in provincia di Teramo, e nel
comune di Elice, in provincia di Pescara.
L'ordinanza, "immediatamente esecutiva", sarà in vigore fino
al 3 aprile. Alla base del provvedimento c'è "il carattere
estremamente diffusivo dell'epidemia e del notevole incremento
dei casi di decesso". Nel predisporre il documento si è tenuto
conto che "il comune di Elice presenta continuità con i comuni
ricompresi nella Valle del Fino, una contiguità di
posizionamento geografico ma anche una contiguità connessa ai
continui flussi di lavoratori che si spostano tra questi comuni
contigui" e si è ritenuto, di conseguenza, che "il divieto di
allontanamento dai comuni della Valle del Fino debba estendersi
anche al comune di Elice".
Il tutto, ritenendo "necessario rafforzare ulteriormente le
misure di sorveglianza sanitarie adottate per il periodo di
tempo necessario e sufficiente a prevenire e mitigare la
diffusione di malattia infettiva diffusiva Covid-19".
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