"Si tratta di una grave offesa
della Presidenza del Consiglio Regionale alla bandiera europea.
E' propaganda politica mentre si approvava una legge a sostegno
dei cittadini, resa possibile proprio dai fondi europei".
Il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli condanna forma
e contenuto della protesta messa in atto dal presidente del
Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, di Forza Italia, che
stamani a fatto ammainare la bandiera dell'Ue che era
posizionata all'ingresso di palazzo dell'Emiciclo, sede del
Consiglio regionale all'Aquila, con quelle italiana e della
Regione Abruzzo.
"E' gravissimo che il Consiglio Regionale d'Abruzzo abbia
ammainato la bandiera europea e l'abbia accantonata
volontariamente dalle aule istituzionali dove si è svolta la
seduta consiliare, una gravissima mancanza di rispetto sia per
le istituzioni europee di cui l'Italia e di conseguenza
l'Abruzzo sono parte fondante e anche per i cittadini tutti -
attacca ancora l'esponente del Pd - Considerato che in aula si
stava discutendo una proposta di legge che renderà possibile
aiuti alla popolazione e le imprese proprio grazie ai fondi
europei. Le istituzioni devono comportarsi da istituzioni
sempre".
Secondo Blasioli, "il sovranismo e la smania di rendere
carta straccia i nostri fondamenti costituzionali in nome della
propaganda, restino fuori dalla porta della Pubblica
Amministrazione, i fatti di oggi non possono essere di certo
considerati una goliardata, né un atto politico, perché la
Presidenza di un Consiglio Regionale non è un organo politico,
ma super partes e come tale si deve comportare, a prescindere
dalla fede politica di chi ne è il vertice". "Oggi tutti gli
abruzzesi, tutti gli italiani e tutti i cittadini d'Europa si
devono sentire offesi e indignati. Sospiri ha agito
arbitrariamente, per esprimere un suo personale dissenso verso
decisioni che, fra l'altro, Bruxelles non ha ancora preso,
l'Emiciclo è la casa di tutti gli abruzzesi, non la sua, non gli
permetteremo di calpestare così i nostri diritti".
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