"Sicuramente il metodo di
confronto è quello necessario: i comuni, gli enti locali più in
generale, comprendendo anche le province, devono svolgere un
ruolo centrale in fase di programmazione degli interventi per il
rilancio strategico: per lo sviluppo della nostra regione devono
essere coinvolti i comuni". Così all'ANSA il sindaco di Teramo
Gianguido D'Alberto e presidente Anci regionale dopo l'incontro
con Marsilio sul Recovery Fund.
"I comuni sono i soggetti investitori pubblici più importanti
del nostro del nostro paese, sono i soggetti istituzionali di
prossimità - prosegue D'Alberto - E anche sulla base del
cosiddetto principio di sussidiarietà e di prossimità, di
vicinanza: quindi i territori devono assolutamente far sentire
la loro voce e svolgere un ruolo principale nella programmazione
delle risorse: E' chiaro che siamo in una fase ancora di
incertezza sui tempi, e nei suoi termini. I fondi da Recovery
verranno messi a disposizione, si sta in attesa che si chiuda
l'accordo a livello europeo che poi deve essere ratificato dai
parlamenti nazionali e declinato sul territorio. Ma ora bisogna
stringere, bisogna definire le priorità: i comuni ci sono.
Quello che abbiamo chiesto, in primo luogo come metodo, è che si
istituisca una cabina di regia permanente, quindi questo metodo
diventi un metodo stabile e di confronto. Perché i comuni devono
far sentire la loro voce e dovranno essere responsabili come
sono sempre stati. Si tratta di una fase decisiva per la nostra
regione quindi le proposte che dovranno essere inserite
all'interno di questa programmazione devono essere proposte che
vanno al di là delle l'orticello territoriale, ma che abbiano la
forza e la capacità di essere messi a sistema e dare una
risposta organica per lo sviluppo della nostra della nostra
regione. Questo lo faremo ma ci devono mettere in condizione di
poterlo fare attraverso un luogo istituzionale, una sede
istituzione di confronto dentro nel quale ovviamente i comuni e
le province potranno dare potranno dire la loro e fare sintesi
su tutte le esigenze prioritarie".
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