Il mondo del nuoto abruzzese, dopo
la chiusura degli impianti per il DPCM del 25 ottobre scorso è
sempre più in difficoltà.E a tal proposito il presidente del
comitato regionale della Federazione Italiana Nuoto, Cristiano
Carpente, ha consegnato questa al Comune dell'Aquila una lettera
con la quale evidenzia la gravità della situazione "che mette a
rischio l'attività delle migliaia di persone che, a vario
titolo, esercitano nei nostri impianti e nelle nostre
associazioni". La lettera, per conto del sindaco Pierluigi
Biondi, è stata ritirata dall'assessore allo Sport, Vittorio
Fabrizi. Il presidente della Federnuoto abruzzese ha effettuato
analoga iniziativa con i sindaci degli altri tre capoluoghi di
provincia abruzzesi. "La situazione rappresentata da Carpente è
indubbiamente preoccupante e gli sport di piscina sono
certamente tra quelli più penalizzati, visto l'alto costo che
deve essere sostenuto anche se gli impianti in questione sono
chiusi - ha commentato l'assessore allo Sport dell'Aquila
Fabrizi - . Nei limiti delle nostre possibilità, cercheremo di
venire incontro alle problematiche espresse dagli operatori del
settore. Ma, soprattutto, chiederò con sollecitudine un incontro
all'assessore regionale allo Sport, Guido Liris, affinché le
richieste specifiche avanzate dal comitato regionale della
federazione Nuoto possano essere favorevolmente accolte, in modo
tale da fornire quantomeno una boccata d'ossigeno agli operatori
di questa disciplina".
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