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Covid:infettivologo,molta gente in giro,situazione esplosiva

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Covid:infettivologo,molta gente in giro,situazione esplosiva

Grimaldi, bene Rt però abbassare pressione ospedali

L'AQUILA, 14 novembre 2020, 19:46

Redazione ANSA

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"Ancora si vede molta gente che circola, si deve rimanere a casa e muoversi solo per necessità e impegni improrogabili. E' una situazione esplosiva in cui dobbiamo tenere in considerazione l'Rt ma il parametro ancora più importante è la pressione sulle strutture ospedaliere che bisogna abbassare per non lasciare nelle tende senza cure i positivi in condizioni precarie. Servono interventi rapidi, tempestivi ed efficaci".
    Così il primario del reparto di malattie infettive dell'ospedale San Salvatore, Alessandro Grimaldi, nel fare il punto sulla emergenza in regione e, soprattutto in provincia dell'Aquila, da settimane maglia nera dell'intera regione con il sistema sanitario al collasso. L'infettivologo parla nel giorno del record di contagi in Abruzzo con 939 casi, cui 374 nella provincia aquilana.
    "L'Rt valuta un trend ma bisognerebbe anche fare i conti la realtà di una pressione ancora estremamente elevata sulle strutture sanitarie - spiega ancora il dottor Grimaldi -.
    Ciò che abbiamo compreso in questi mesi è che interventi terapeutici precoci possono migliorare la prognosi dei pazienti.
    Le terapie inoltre vanno il più possibile personalizzate tenendo conto anche delle problematiche di salute dei malati, le cosiddette comorbidità, come ad esempio diabete, insufficienza respiratoria cronica, insufficienza renale cronica e indifcienza e cardiopatie. Poi, sembrerebbe da alcuni studi che, indipendentemente dalla tempestività e congruità delle cure, alcuni pazienti sviluppino una forma più grave di malattia dovuta ad una probabile predispizione genetica. Però il dato certo - continua Grimaldi - è che gran parte delle persone, se curate precocemente, sviluppano una malattia meno grave: l'intervento tempestivo e le cure adeguate salvano la vita e riducono la ospedalizzazione. E anche se si finisce in ospedale, si hanno più chance di farcela - conclude l'infettivologo.
   
   

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