"Siamo di fronte ad un ulteriore
attacco ai diritti delle donne: in un periodo in cui sembra che
le priorità siano altre, sempre rimane la certezza che ciò che
possa essere secondario venga messo da parte. Ad oggi vediamo
due episodi che non possiamo non contestare, proprio perché
ledono i diritti di noi donne e non solo. Una notizia
dell'ultima ora: dopo le Marche, anche il governo dell'Abruzzo
si schiera contro il nuovo protocollo del ministero della Salute
sull'aborto farmacologico che ha autorizzato la somministrazione
della pillola Ru486 presso i consultori". Lo scrive in una nota
Coalizione Civica Pescara.
"Il presidente Marco Marsilio, in quota Fratelli d'Italia, ha
inviato a tutte le Asl del territorio una circolare in cui c'è
una "forte raccomandazione" affinché "l'interruzione
farmacologica di gravidanza con utilizzo di mefipristone e
prostaglandine sia effettuata preferibilmente in ambito
ospedaliero e non presso i consultori familiari". In calce al
documento ci sono le firme dell'assessora alla Sanità Nicoletta
Verì e del Dg Claudio D'Amario. Tale provvedimento va contro le
linee guida del ministero che prevede la somministrazione della
RU486 nei consultori familiari, imponendo così il ricovero
ospedaliero ed aumentando i tempi di assunzione. Non è la prima
volta che il nostro governatore Marsilio va contro le decisioni
del governo, e continua a creare disagi in vari ambiti di
amministrazione quando il suo lavoro dovrebbe essere l'esatto
opposto. Cambia colore alla regione senza rispettare alcuna
regola ma lui stesso ne crea e sono le donne che devono
rispettarle senza poter ribattere. Come al solito i diritti
delle donne vengono sempre messi in discussioni da persone che
che con essi non hanno nulla a che fare, ed è qui che ribadiamo
a gran voce che non si può continuare così. Basta con il far
politica sul corpo delle donne".
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