"Il provvedimento di
chiusura delle scuole viene adottato in un territorio che non è
in zona rossa con il paradossale esito di vedere gente a spasso
il pomeriggio e famiglie rinchiuse in casa, al mattino, per
seguire la didattica a distanza. Mi sembra un messaggio
sbagliato e incoerente, arrivato improvvisamente senza dare la
possibilità di un minimo di organizzazione alle famiglie".
A protestare contro l'ordinanza di chiusura, in vigore da
oggi, di scuole elementari, medie e superiori del presidente
della Regione, Marco Marsilio, è in una nota l'assessore alle
Politiche scolastiche del Comune di Avezzano, Patrizia Gallese.
Nella nota si sottolinea che "l'Amministrazione di Avezzano e i
sindaci della Marsica sono contro la decisione del presidente
Marsilio".
"Non mi sfugge il sentimento alla base di questa decisione -
spiega ancora l'assessore Gallese - e credo che nessun
amministratore l'abbia presa a cuor leggero. Ritengo, tuttavia,
che la didattica a distanza applicata alle elementari sia
inopportuna da un punto di vista pedagogico e possa
rappresentare un segnale di resa di fronte alle esigenze di
bambini e famiglie. Nella scuola primaria la DAD, nonostante
tutti gli encomiabili sforzi dei docenti, può essere
considerata, per i piccolissimi, solo un modo per mantenere
momentaneamente la relazione con il docente in vista del ritorno
alla normalità. Credo sia un dato di fatto che le esigenze
educative e formative degli alunni della scuola primaria e delle
prime classi di scuola media, necessitino di un'attenzione
particolare che tenga conto del grado di sviluppo dei discenti.
Oltretutto, ricadendo il nostro territorio in zona arancione, i
genitori lavoratori non potranno avvalersi, al contrario di
quelli che risiedono in zona rossa, del diritto ad astenersi dal
lavoro, per assistere i figli durante la didattica a distanza,
come previsto dal Decreto Legge 137/2020". Contro il
provvedimento anche i consiglieri di maggioranza Ignazio Iucci e
Alfredo Chiantini.
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