"Senza il completamento della
campagna vaccinale per il personale scolastico è impossibile
pensare ad una vera ripresa delle attività didattiche in
presenza. Le notizie che ci giungono però vanno in senso
opposto. Dopo l'inizio della campagna vaccinale in diversi
territori sono emerse problematiche, disorganizzazione e
confusione generale". A sottolinearlo sono Giuseppe La Fratta
(FLC CGIL Abruzzo Molise), Davide Desiati (CISL Scuola Abruzzo -
Molise), Antonio Di Zazzo (UIL Scuola RUA Abruzzo), Carlo
Frascari (SNALS Confsal Abruzzo) e Piera Di Cicco (FGU GILDA
Unams Abruzzo).
I sindacati "al fine di tutelare i lavoratori della scuola
abruzzese, chiedono una programmazione degli interventi con dei
criteri di vaccinazione chiari e certi, che prevedano una regia
regionale. E' necessario inoltre tenere in considerazione alcune
priorità, come quella relativa ai lavoratori fragili, ai docenti
della scuola dell'Infanzia e di sostegno, che sono maggiormente
esposti al rischio del contagio".
"E' necessario comprendere nella campagna vaccinale -
sottolineano i sindacati- tutti i precari (anche quelli che
lavorano con i contratti Covid), il personale delle mense, gli
assistenti alla comunicazione ed i tirocinanti presso le scuole.
Occorre riconoscere che nel contesto attuale, mancano in tutta
la regione e per tutti i gradi d'istruzione (ivi compresa la
scuola dell'Infanzia) presupposti per poter lavorare e studiare
in sicurezza. Sono necessari provvedimenti immediati, al fine di
evitare che la situazione precipiti ulteriormente, ponendo a
serio rischio i lavoratori e gli studenti.
Su tutte queste questioni, "abbiamo chiesto al Direttore
dell'USR Abruzzo l'immediata convocazione del tavolo di lavoro
operativo: occorre intervenire con urgenza al fine di evitare
che la situazione precipiti ulteriormente, ponendo a serio
rischio i lavoratori e gli studenti".
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