"Ho ricevuto la richiesta di
dialogo da parte di persone che stanno male, e non vedo dove sia
il problema. Si tratta di una richiesta umanitaria, parlare con
chi sta facendo lo sciopero della fame e che è anche finito in
ospedale. Sui vaccini che altro devo dire? Sono vaccinato, sono
per i vaccini, ma chi mi critica per questo incontro con i no
pass è così disumano da poter dire, non ci parlare così muoiono
pure?". E' lo sfogo del presidente della Regione Abruzzo Marco
Marsilio alle critiche che gli hanno rivolto gli esponenti del
Pd regionale.
"Piuttosto - attacca di nuovo Marsilio - si capisca che
questi non sono dei delinquenti come quelli dell'assalto alla
Cgil, sono dei non violenti: e io dirò loro che piuttosto sarei
per l'obbligo dei vaccino. Lo Stato invece dovrebbe renderlo
obbligatorio e così scaccerebbe via ogni tensione, perchè quello
che sta accadendo non è un caso, produce quelle tensioni. Se c'è
gente civile che vuole parlare perchè non ascoltarla? Perchè
criminalizzare chi non la pensa come il Governo? Se crede che il
vaccino sia decisivo, lo dica e lo renda obbligatorio".
Per Marsilio l'esecutivo "se ci crede deve assumersi la
responsabilità, sgombrando la piazza dai sospetti sul vaccino
che non sarebbe sicuro. La piccola percentuale di paranoici del
no è ben diversa dai milioni di adulti, magari anche colti, che
hanno i dubbi. Insomma, davanti ai fatti di questi gjorni, una
domanda Draghi dovrebbe farsela. E invece il Pd se la prende con
me, mi lincia perchè parlo con delle persone, mica perchè gli do
ragione".
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