"Il Comune di Bussi negli ultimi dieci anni ha lottato affinché si arrivasse alla bonifica della Tremonti e delle discariche 2A e 2B. Per la Tremonti il percorso di bonifica era stato definito nel 30 novembre 2016, sono passati cinque anni e ieri abbiamo sentito dal Pd e dal consigliere regionale Blasioli che fra quattro anni finirà la bonifica. Saranno passati dieci anni e Blasioli, che non mi sembra abbia fatto qualcosa per la Tremonti, oggi dice cose che ci preoccupano". Sono le parole del sindaco di Bussi sul Tirino Salvatore Lagatta il quale, in conferenza stampa insieme al segretario nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo, ha spiegato la posizione dell'Amministrazione alla luce della sentenza della Corte di Cassazione che ha indicato in Edison il responsabile dell'inquinamento delle discariche 2A e 2B.
"Su 2A e 2B dopo le lotte dei cittadini siamo riusciti, nel 2018, a far approvare il progetto, metterlo a gara con aggiudicazione definitiva alla Dec Dem, poi c'è stato l'annullamento della gara del Ministero e si sono schierati contro Ministero, Comune, Regione, Arta e i Movimenti, mentre si è schierato a favore il Pd. Risultato - ha proseguito il sindaco - si è bloccato per tre anni l'iter e oggi, dopo le sentenze di Tar, Consiglio di Stato e Cassazione, si è chiarito che la gara era valida. Se si fosse iniziato a maggio 2018, oggi i terreni sarebbero liberi e puliti, invece riparte tutto. C'è un cronoprogramma del Ministero delle Infrastrutture che prevede inizio iter per la bonifica di 2A e 2B il 31 ottobre 2021, fine 21 luglio 2024. E oggi qualcuno dice che il progetto non verrà approvato e noi crediamo che sia qualcosa di grave, vergognoso e pericoloso. Prima ancora che si riunisca la Conferenza dei servizi che deve valutare il progetto, che deve poi essere validato, il Pd dice che non verrà approvato, mentre la Dec Dem, che ha presentato il progetto, si è detta disponibile ad accettare tutte le integrazioni chieste dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. C'è da essere preoccupati - conclude Lagatta - ma noi vigileremo. I cittadini, i comitati e il territorio abruzzese non aspettano altro che venga bonificato quel sito".
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