Teramo ritrova, dopo due anni di
stop a causa delle restrizioni legate alla pandemia, la Fiera
dell'Agricoltura. Appuntamento, giunto alla 31esima edizione che
sarà in programma da venerdì 22 a lunedì 25 aprile, per la prima
volta nella location del Parco Fluviale.
"Una scelta che si inserisce - ha spiegato l'assessore al
Commercio Antonio Filipponi - nel più generale progetto di
valorizzazione del lungofiume. Abbiamo effettuato tutti i
sopralluoghi del caso e abbiamo verificato come il polmone verde
della città rispetti tutte le condizioni per svolgere questo
appuntamento in totale sicurezza, garantendo spazi adeguati agli
espositori e permettendo ai visitatori di rispettare le regole
sul distanziamento".
La fiera sarà suddivisa in diversi settori. Ci saranno l'area
fattoria animali, i mercati contadini, lo spazio per i
produttori, le zone espositive di piccoli attrezzi agricoli e
quella dei mezzi agricoli, l'area piante e fiori, della
trebbiatura e una zona istituzionale. Oltre 200 gli espositori
che arriveranno da diverse parti d'Italia.
Spazio anche al mondo del vino, nel mese del Vinitaly, grazie ad
appuntamenti di approfondimento incentrati sulle Colline
Teramane, la prima storica Docg abruzzese, e sul montonico con
degustazioni a cura della Fisar. Nella fiera sarà possibile
gustare, nell'area enogastronomica, anche i prodotti tipici del
territorio, dalle pallotte cac'e ove alla porchetta di Campli e
Colledara e tante altre specialità.
Ci sarà poi un'ampia sezione convegnistica con seminari a cura
dell'Università degli Studi di Teramo, l'istituto
zooprofilattico, l'ordine degli agronomi, l'istituto agrario Di
Poppa - Rozzi e l'Its agroalimentare di Teramo.
Previste anche attività con i ragazzi e passeggiate a cavallo.
L'evento è organizzato dal comitato fiere, costituito dal Comune
di Teramo, la Camera di Commercio Gran Sasso d'Italia, Bim
Teramo-Consorzio dei Comuni del Vomano e Tordino, Provincia di
Teramo.
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