"C'è da tempo una precisa volontà
della Asl di coinvolgere i medici di medicina generale sulle
scelte per il territorio. E non è una decisione dell'ultim'ora".
Il direttore generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia,
risponde al segretario provinciale della Fimmg, Valentina
Antonacci.
"Abbiamo tenuto diversi incontri con la Fimmg e il suo
segretario, sia singolarmente, che coinvolgendo la Simg, la
Società italiana di medicina generale, con la presidente
Gabriella Salladini, appunto per coinvolgere tutta la categoria
in un proficuo confronto sugli sviluppi futuri dell'assistenza
territoriale. Tanto è l'interesse che la dottoressa Antonacci è
stata inserita in un gruppo di lavoro aziendale per il
monitoraggio della Uccp(Unità complesse di cure primarie), ed è
stata accettata anche la sua proposta di coinvolgere il tecnico
della software house del programma di gestione dei medici di
medicina generale. Si tratta di un monitoraggio finalizzato alla
riprogrammazione delle future attività delle Uccp che prevede un
ulteriore coinvolgimento dei medici di medicina generale, come
previsto dal Dm 77. Sempre a mò di esempio, inoltre, i medici
di medicina generale sono stati coinvolti in un altro ambito
basilare nella nuova visione dell'assistenza sanitaria cioè nei
Pdta, i percorsi diagnostico terapeutici".
Il ciclo di incontri organizzati con la Asl di Teramo con i
medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, gli
specialisti ambulatoriali e i medici di continuità assistenziale
va appunto inserito nel discorso più globale teso a consolidare
con loro un rapporto diretto e un proficuo confronto su alcune
problematiche centrali dell'assistenza sanitaria. "Il nostro
obiettivo è incrementare sempre di più il coinvolgimento della
categoria: vogliamo che i medici di medicina generale siano
parte integrante della nuova fase della sanità", conclude Di
Giosia.
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