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Vinitaly: ricerca Cra Velletri per tracciare origine vini
28 marzo, 18:28 (ANSA) - ROMA, 28 MAR - Punta sulla certificazione della
tracciabilita' dei vini l'Unità di ricerca per le produzioni
enologiche del Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in
Agricoltura (Cra) con sede a Velletri. ''La prossima frontiera
dell'enologia deve consistere nel mettere a punto un progetto
strategico volto a certificare la tracciabilità e la qualità
oggettiva di un vino in relazione al territorio di provenienza
sull'onda del messaggio secondo cui il 'mio vino è diverso e lo
dimostro''' ha detto al Vinitaly Gaetano Ciolfi, direttore del
centro ricerca per l'Italia centrale, in occasione del convegno
su 'La ricerca scientifica del Cra per il miglioramento della
competitività nel settore viti-vinicolo italiano'.
''Un progetto - ha precisato - basato sulla metabonomica/metabolomica e sulla biosensoristica (naso, lingua artificiale, reti neurali), con studi che vanno dalla vite fino al vino in commercio, da condividere congiuntamente dal mondo della produzione e cofinanziabile, così come avviene in altri Paesi di vecchia e nuova enologia. Solo a fronte di questo sarà possibile cointeressare sia il Mipaaf che le Regioni''. Il Cra, ente con personalità giuridica di diritto pubblico, posto sotto la vigilanza del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ''sta crescendo come ente di ricerca'' ha detto il Commissario Straordinario del Cra Giuseppe Alonzo nel ricordare che uno dei principali obiettivi è quello di diffondere una corretta informazione sul concetto di nutraceutica: mangiare in modo sano e naturale, senza addizioni di conservanti o aromi artificiali fa bene all'organismo.
Dobbiamo imparare a trarre il maggior beneficio da quello che ci offre la natura".
Cinque le strutture di ricerca, presenti a Vinitaly, che hanno illustrato i rispettivi progetti e attività: il CRA-VIT Centro di Ricerca per la Viticoltura di Conegliano, il CRA-ENO Centro di Ricerca per l'enologia di Asti, il CRA-VIC Unità di Ricerca per la Viticoltura di Arezzo, il CRA-ENC Unità di Ricerca per le produzioni enologiche dell'Italia Centrale di Velletri e il CRA-UTV Unità di ricerca per l'uva da tavola e la viticoltura in ambiente mediterraneo di Turi (Bari).
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''Un progetto - ha precisato - basato sulla metabonomica/metabolomica e sulla biosensoristica (naso, lingua artificiale, reti neurali), con studi che vanno dalla vite fino al vino in commercio, da condividere congiuntamente dal mondo della produzione e cofinanziabile, così come avviene in altri Paesi di vecchia e nuova enologia. Solo a fronte di questo sarà possibile cointeressare sia il Mipaaf che le Regioni''. Il Cra, ente con personalità giuridica di diritto pubblico, posto sotto la vigilanza del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ''sta crescendo come ente di ricerca'' ha detto il Commissario Straordinario del Cra Giuseppe Alonzo nel ricordare che uno dei principali obiettivi è quello di diffondere una corretta informazione sul concetto di nutraceutica: mangiare in modo sano e naturale, senza addizioni di conservanti o aromi artificiali fa bene all'organismo.
Dobbiamo imparare a trarre il maggior beneficio da quello che ci offre la natura".
Cinque le strutture di ricerca, presenti a Vinitaly, che hanno illustrato i rispettivi progetti e attività: il CRA-VIT Centro di Ricerca per la Viticoltura di Conegliano, il CRA-ENO Centro di Ricerca per l'enologia di Asti, il CRA-VIC Unità di Ricerca per la Viticoltura di Arezzo, il CRA-ENC Unità di Ricerca per le produzioni enologiche dell'Italia Centrale di Velletri e il CRA-UTV Unità di ricerca per l'uva da tavola e la viticoltura in ambiente mediterraneo di Turi (Bari).