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ANSA.it - Speciale 32ma America's Cup

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Coppa America : sfidanti contro Alinghi sul calendario

COPPA AMERICA : SFIDANTI CONTRO ALINGHI SUL CALENDARIO (ANSA) - VALENCIA, 23 APR - Gli sfidanti di Alinghi sono sempre piu' sul piede di guerra. Rispetto a qualche giorno addietro, pero', la flotta dei team pronti a protestare e a far quadrato per difendere le proprie ragioni, non e' piu' cosi' compatta. Bmw Oracle, che suo tempo firmo' alcuni accordi con Alinghi sulla composizione del regolamento della Louis Vuitton Cup, rimane in stand-by. Lo stesso non si puo' dire di New Zealand e soprattutto degli italiani di Luna Rossa e Mascalzone Latino-Capitalia Team. La maggior parte dei challenger, per un vorticoso giro di paradossi, tuttavia, spera addirittura che il vento non si alzi nel golfo valenciano. Almeno per un altro paio di giorni. Perche? La risposta e' nelle parole di Bruno Finzi, che rappresenta Luna Rossa all'interno della Challenge commission. ''La situazione metereologica, a questo punto, gioca a nostro favore - ammette - Siamo gia' in condizioni di grande emergenza e, se non si dovesse continuare a regatare anche nelle prossime ore, anche l'Ac Management sarebbe costretta a venirci incontro''. Il nocciolo della questione e' palese, ma di difficile interpretazione, almeno sotto certi aspetti: il vento continua a essere troppo debole e gli organizzatori della 32/a America's Cup fanno orecchie da mercante di fronte alle pressanti richieste degli sfidanti di Alinghi, che poi e' il team dal quale discende l'Ac Management, la societa' organizzatrice dell'evento. Per usare una frase del patron di Alinghi, Ernesto Bertarelli, ''e' come il gatto che gioca col topo''. ''Questa per noi e' una grande frustrazione - aggiunge Finzi - Cerchiamo di trovare uno sfidante degno della finale di Coppa America, ma non possiamo lavorare sullo sviluppo di barche e progetti. Soprattutto non possiamo farlo in un lasso di tempo adeguato. L'Ac Management come noto, ha in mano il potere di decidere la tempistica delle regate, a noi rimane solo quello di decidere il format del torneo. Stiamo cercando di portare alla ragione gli organizzatori, un compito tutt'altro che facile per noi''. A questo punto, come aveva gia' preannunciato il presidente della Challenge commission, Alessandra Pandarese (che e' anche legale di Mascalzone Latino-Capitalia Team), l'obiettivo e' quello di rimettersi in tempi brevi attorno a un tavolo, per cercare una soluzione in grado di soddisfare le esigenze di chi in questa coppa ha investito finora senza ottenere grandi ritorni. ''Se la data d'inizio delle semifinali slittasse di due o tre giorni - ammette Finzi - non sarebbe grave. E comunque, di questo passo, non ci sono altre soluzioni: ci siamo gia' giocati uno dei pochi giorni di sosta che ci erano stati gentilmente concessi e alla fine potremmo essere costretti a disputare due regate al giorno anche nel secondo Round Robin. Un'ipotesi tutt'altro che conveniente. Cosi' le regate verrebbero falsate, senza contare che - a parita' di piazzamenti - potrebbe esserci la necessita' di spareggiare''. I challenger, a sentire Finzi, non ce l'hanno con il Comitato di regata ''che si comporta ragionevolmente'', ma ''con l'Ac Management''. ''Diro' di piu' - conclude il rappresentante di Luna Rossa Challenge - Con senno di poi, se fossi 'Mister Alinghi', alla luce di quanto e' accaduto finora, mi complimenterei con me stesso. Anche se, lo ripeto: il clima adesso rischia di giocare a nostro favore''. Con il permesso di Alinghi, naturalmente. (ANSA)



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