Primo piano
Luna Rossa vola, crolla Mascalzone Latino
(dell'inviato Adolfo Fantaccini) (ANSA) - VALENCIA (SPAGNA), 30 APR - Con ogni probabilita' sono sfumati oggi, nel primo vero pomeriggio ventoso, i sogni di semifinale per Mascalzone Latino-Capitalia Team. Nel golfo valenciano sono arrivate altre due sconfitte che pesano come macigni sul morale e sulla classifica degli uomini di Vincenzo Onorato. Il quarto posto, l'ultimo utile per entrare nella 'final four' della Louis Vuitton Cup di vela, dista 5 lunghezze, quando mancano nove regate alla fine del secondo Round Robin. Nove giorni durante i quali rimarra' accesa la fiammella della speranza che - come dicono gli esperti - ''nella vela puo' accadere di tutto'', ma prevarranno anche il rammarico e i numerosi, inquietanti interrogativi legati a un crollo inatteso. Ci sono poche spiegazioni di fronte al cedimento dei 'mascalzoni', che hanno perso le ultime cinque regate consecutive (contro Bmw Oracle Racing, Luna Rossa Challenge, Victory Challenge, Areva Challenge, Emirates Team New Zealand) e non vincono dal 25 aprile scorso, cioe' dal giorno del match race contro il modesto scafo di China Team. Fino ad allora tutto era stato in linea con le ambizioni di un team che si e' sempre vantato - a ragione - di avere accumulato il maggior numero di ore di lavoro. Per conquistare le semifinali ci vorra' un suicidio collettivo, simile a quello odierno che ha riguardato +39 Challenge, sempre in testa, ma sempre sconfitto: di un solo secondo dagli spagnoli di Desafio, per un niente dai francesi di Areva Challenge (il distacco finale e' bugiardo). Fra alberi spezzati, problemi economici, false partenze e recuperi improvvisi, in casa gardesana prevale sempre lo stesso elemento: la sfortuna. Di fronte alla quale Iain Percy e i suoi si arrendono con grande dignita'. Le note positive, ma questa non e' una novita', per l'Italvela arrivano dalla Luna Rossa di Telecom-Prada che, di giorno in giorno, fornisce grandi dimostrazioni di affidabilita', forza, continuita', ma soprattutto conferma di poter veleggiare in modo performante, a prescindere dal vento. Oggi, nel corso delle regate del secondo Flight, la brezza variava dai 12 ai 17 nodi, nel corso dei recuperi e' scesa a 8-11, sgonfiando le vele dei contendenti. L'equipaggio dello skipper Francesco de Angelis sembra non volersi piu' fermare: dopo avere conquistato la vetta della classifica, sia pure in condominio con Bmw Oracle, punta ad altri e piu' prestigiosi traguardi. La sorpresa della giornata e' arrivata proprio da Bmw Oracle, battuto dai cinesi, volenterosi e questa volta anche fortunati. Per gli statunitensi si tratta di una sconfitta indolore che pero' dimostra come in questa Louis Vuitton Cup non ci siano invincibili corazzata. Bmw prima ha perso la testa della randa, che si e' sfilata dall'albero, poi anche l'utilizzo della drizza del genoa, successivamente recuperata con grande fatica e alla fine ha concluso la regata solo con la randa. Inutile il tentativo di issare il genoa, dal momento che la vela continuava a uscire dall'infieritura. Insomma, non era giornata. Altre emozioni sono arrivate dai 'mascalzoni' che a un certo punto hanno visto cadere un loro uomo in mare (l'addetto all'albero Paolo Bottari), perche' si era rotto il tangone, ma lo hanno recuperato immediatamente. Peccato che quel bagno non sia servito a evitare almeno una delle due sconfitte.