Primo piano
Luna Rossa, sconfitta ha sapore di beffa
(dell'inviato Adolfo Fantaccini) (ANSA) - VALENCIA (SPAGNA), 15 MAG - Basta poco per perdere o vincere una regata di semifinale della Louis Vuitton Cup. Poco o nulla. Un alito di vento, una mossa sbagliata, un particolare trascurato, una piccola distrazione o una impercettibile indecisione. L'equipaggio di Luna Rossa e' stato perfetto per trequarti del match race perso contro Bmw Oracle Racing, che si é dunque portato sull'1-1 nel computo complessivo delle semifinali, ma forse ha commesso un errore nella parte finale del tracciato. Lo scafo Telecom-Prada era rimasto a lungo davanti agli avversari, si e' anche trovato con un vantaggio considerevole, ma non e' bastato. Non e' bastata nemmeno la mossa da maestro dell'australiano James Spithill che, in partenza, si e' confermato un campione del match racing, suonandole di santa ragione a un veterano come Chris Dickson. Battuto in partenza, il neozelandese ha comunque dimostrato di essere un uomo di mare duro a morire e c'é chi a Valencia lo ha gia' soprannominato signore delle rimonte. La sua di oggi e' stata esemplare, per grinta, classe, determinazione. Si parte con una bella brezza che soffia da sud est e un'intensita' di 13 nodi. Lo spettacolo e' garantito gia' in partenza, con il timoniere James Spithill che fa sculettare la barca italiana davanti a un impietrito Chris Dickson: lo skipper neozelandese accusa 9" di ritardo. Usa 98, comunque, vuole e prende il lato sinistro, poi comincia a virare, favorendo indirettamente la fuga di Luna Rossa che passa la prima bolina mure a sinistra e alla prima boa si presenta con un vantaggio di 58". Un abisso. Il patron Patrizio Bertelli, per il secondo giorno consecutivo a bordo come 18/o uomo, si frega le mani, mentre Bmw Oracle Racing comincia a strambare, nel tentativo di trovare nuovi spifferi sulla sinistra del campo nord di regata. A quel punto entra in scena il brasiliano Torben Grael, che ieri era stato strepitoso nell'azzeccare ogni salto di vento: il tattico aspetta di vedere cosa fanno gli avversari che, nella seconda meta' della poppa, continuano a strambare, conquistando la destra del campo. La manovra permette loro di guadagnare parecchio e al cancello di poppa il divario si riduce a 20". Luna Rossa sceglie la boa di destra, mentre Bmw gira dalla parte opposta. Nell'ultima bolina, le barche si separano lateralmente di 200 metri, la scelta italiana di andare sulla destra gia' in partenza sembra rischiosa e permette agli statunitensi di avvicinarsi tantissimo al primo incrocio. La regata s'infiamma a pochi metri dalla boa: Dickson, con la barca mure a sinistra, tenta una grande mossa e vira sulla poppa di Ita 94, cercando d'infilarsi all'interno della boa. Spithill é bravo a resistere e a rimanere davanti per soli 14", troppo pochi per condurre in porto la seconda vittoria consecutiva. Il verdetto finale si gioca sul filo dei nervi: le barche procedono mure a sinistra e Dickson, da sottovento, conquista il diritto di rotta, quindi orza sulla barca italiana e aumenta il vantaggio. Il finale e' al cardiopalmo, ma premiera' Bmw Oracle, che vince con 13" di vantaggio e ricomincia a sperare. Nell'altra semifinale non c'é stata storia: Emirates Team New Zealand ha ribattuto Desafio Espanol 2007, compiendo il secondo passo verso una finale annunciata. A questo punto, visto il divario esistente fra i due team, sara' molto difficile non ipotizzare un 5-0 netto a favore degli uomini di Grant Dalton. Agli spagnoli ieri non era bastato re Juan Carlos a bordo e oggi non e' bastata nemmeno la presenza del principe Felipe per guadagnare almeno un punto.