Primo piano
Luna Rossa, finale Vuitton Cup nel mirino
(dell'inviato Adolfo Fantaccini) (ANSA) - VALENCIA (SPAGNA), 18 MAG - Nel cielo, ma soprattutto nel mare, di Valencia la Luna brilla di luce propria. E' una Luna bella, folgorante, veloce, vincente, inattaccabile, che conquista un successo rotondo. Nel calcio sarebbe il piu' classico dei 2-0 con un gol per tempo. E' una Luna che vola, quella valenciana, che fa sognare e si avvicina a grandi falcate verso la finale della Louis Vuitton Cup di vela. Nessuno, forse nemmeno il piu' ottimista dei sostenitori dello scafo targato Telecom-Prada, avrebbe potuto prevedere un 3-1 di marca italiana dopo un poker di regate. Ne' tanto meno una supremazia cosi' schiacciante. Per la vela italiana e' stata una giornata da incorniciare, grazie al terzo successo del team di Francesco De Angelis sugli statunitensi di Bmw Oracle Racing; per quella spagnola da dimenticare, in seguito al ko subito (anche in questo caso il terzo) nell'altra semifinale della Louis Vuitton Cup contro Emirates Team New Zealand, come Luna Rossa lanciata verso la finale degli sfidanti. La prova di forza di Luna Rossa e' stata di notevoli proporzioni: James Spithill in partenza si e' presentato con un atteggiamento meno aggressivo, ma Bmw Oracle non e' riuscito a prendere il largo. In partenza Luna Rossa e' a sinistra, gli americani a destra, cercando di sfruttare il vento costante di 11 nodi da sud est. Il vantaggio dello scafo italiano e' di qualche secondo a inizio della prima bolina, poi sale a 17 metri. Comincia la battaglia di virate fra le due imbarcazioni, con Luna Rossa che cerca di tenere la sinistra, ma intanto riesce a controllare Bmw Oracle che rimane dietro. Anche di bolina, la Luna dimostra di mantenere una buona velocita' ed e' questa la principale novita'. L'altra arriva poco dopo: Bmw, infatti, rompe il 'flipper', vale a dire una delle parti della crocetta, e manda un uomo (Eric Doyle) sull'albero a recuperarlo. Alla boa di bolina, Luna Rossa conserva un vantaggio di 13'', che diventeranno 12'' in poppa. Dopo il passaggio al cancello di poppa avviene una separazione netta e costante, che porta le barche a una distanza di 2.702, un record per la Coppa America : lo scafo italiano comincia a perdere secondi, viene raggiunto e superato dagli statunitensi. La maschera di Chris Dickson al timone e' impenetrabile, si teme un remake della sconfitta di martedi'. Anche perche', i Bmw Oracle guadagnano una trentina di metri e sembrano lanciati. Invece, nel bel mezzo della seconda bolina, Luna Rossa vira verso il centro del campo di regata e, avvicinandosi agli avversari, si riporta in testa alla regata. Una scelta rischiosa, che permette alla seconda boa di conquistare un vantaggio di 29''. Dickson cerca di accorciare le distanze nell'ultima poppa, ma non riesce ad andare oltre i propri sogni di gloria: piu' di 150 metri di distacco non sono facili da recuperare, soprattutto quando il team che guida la regata non lascia alcuna chance di rimonta. Luna Rossa compie un altro passo in avanti verso le finali, i tifosi italiani tirano un sospiro di sollievo e, assieme a loro, anche il patron Patrizio Bertelli. Anche Emirates Team New Zealand si assicura il terzo punto sugli spagnoli, dopo una regata meno emozionante. A questo punto della serie (anche se mancano ancora due vittorie per passare in finale) i leader delle due semifinali hanno un margine di vantaggio che vale oro colato.