Primo piano
Luna Rossa a un passo dal tracollo
(dell'inviato Adolfo Fantaccini) (ANSA) - VALENCIA (SPAGNA), 5 GIU - L'avventura di Luna Rossa Challenge, nella finale della Louis Vuitton Cup di vela e' a un passo dall'epilogo. Lo scafo Telecom-Prada oggi ha subito la quarta, severa lezione di match race da Emirates Team New Zealand, che si e' dunque portata sul 4-0 e gia' puo' concretamente pensare alla sfida contro Alinghi, il defender della 32/a America's Cup. Luna Rossa e' ormai come un malato in agonia la cui esistenza rimane appesa a un filo. Basta staccare una spina e tutto finisce, svanisce, compresi i sogni di gloria che il patron Patrizio Bertelli aveva cominciato a coltivare dopo il netto 5-1 inflitto in semifinale ai temibilissimi americani di Bmw Oracle Racing. E' assai difficile, se non addirittura impossibile, ipotizzare una Luna in fase crescente gia' a partire da domani, perche' i kiwi al momento sembrano di un altro pianeta (come organizzazione dell'equipaggio e performance dello scafo), ma anche perche' il tempo rimasto a disposizione degli uomini di Francesco De Angelis e' davvero insufficiente. Il prossimo match race (in programma domani) potrebbe gia' essere quello decisivo, l'ultimo della serie. Il 5-0, infatti, decreterebbe l'esclusione definitiva dei Luna Rossa boys e darebbe ai neozelandesi la possibilita' di sfidare Alinghi a partire dal 23 giugno prossimo, sempre nel mare di Valencia. La sconfitta di oggi e' stata diversa dalle precedenti per il modo in cui e' maturata: Luna Rossa era riuscita a partire bene (tagliando la boa sul lato della barca comitato, cioe' a destra del campo di regata) e a guadagnare un buon vantaggio sugli avversari, poi aveva virato per prima e si era presentata con la poppa davanti alla prua di New Zealand. Navigando con le mure a dritta, Luna Rossa era riuscita a mettere fra se' e i kiwi prima 79 e poi 90 metri, sfruttando anche un salto di vento sulla destra. Tutto faceva presagire una regata dall'andamento (e dall'esito) positivo per lo scafo italiano che, dopo avere difeso la destra per una manciata di minuti, navigando con le mure a sinistra, veniva risucchiata da New Zealand che innescava il turbo e passava al comando, guadagnando progressivamente prima 32 e poi 41 metri. Ita 94 resisteva ancora a -17 e a -12 metri, poi non riusciva piu' a tamponare il distacco che, virata dopo virata, aumentava vertiginosamente. Alla prima boa il distacco era di 19'', poi cominciava una lezione di match race allo stato puro: nel calcio si chiama marcatura a uomo nell'uno contro uno, nella vela marcatura stretta. Cambia poco, sia nella forma sia nella sostanza, perche' i kiwi non lasciavano nemmeno un piccolo alito di vento pulito agli avversari e guadagnavano metro dopo metro. Il divario saliva da 95 a 122 metri man mano che ci si avvicinava al cancello di poppa, fino al giro della boa di destra, che avveniva con un divario di 54''. Dal duello di virate, Luna Rossa usciva con le ossa rotte: 225 metri, poi 265 e rispuntavano gli spettri della sconfitta di domenica pomeriggio, quando i distacchi avevano superato abbondantemente i 400 metri. Alla terza boa il vantaggio dei kiwi cresceva ancora, attestandosi sul minuto, poi i metri di vantaggio diventavano 345, ma nel finale Luna Rossa riusciva a limitare i danni. Ma non a evitare una sconfitta che ha tanto il sapore del colpo del ko che potrebbe arrivare domani.