La storia dell'America's Cup
1848: i gioiellieri reali Garrads di Londra realizzano una serie di coppe, una delle quali viene comprata dal Royal Yacht Squadron per 100 ghinee.
1851: il Royal Yacht Squadron mette in palio la coppa come premio per una regata speciale, organizzata in occasione dell’Expo Universale di Londra. Un consorzio americano, portacolori del New York Yacht Club, costruisce la goletta America e, dopo avere attraversato l’oceano, partecipa alla regata, sconfigge l’intera flotta inglese in un percorso intorno all’isola di Wight e porta così la coppa a New York. Il consorzio dona la coppa al New York Yacht Club e questa diventa famosa come America’s Cup.
1870: ‘Cambria’, di proprietà del cittadino inglese James Ashbury, lancia la sfida per l’America’s Cup. Il Nyyc lo obbliga a partecipare alla regata contro tutta la sua flotta ed alla fine viene sconfitto.
1871: Ashbury lancia di nuovo la sfida e convince il Nyyc ad accettare che la sfida sia tra due barche: è l’inizio del match racing (la regata uno contro uno) per la conquista dell’America’s Cup. Ashbury perde ancora.
1876 e 1881: il Canada prova a lanciare per due volte una sfida, ma gli americani, appellandosi al ‘Deed of gift’, il protocollo che regola la partecipazione all’evento, la rifiutano, appellandosi allo scarso spessore tecnico dei loro tentativi.
1885 e 1886: due progetti di Beavor-Webb non si comportano meglio, perdendo ogni regata, non prima però che sir Richard Sutton, l’armatore di Genesta, si ritiri in una prova (da lui vinta a tavolino), dando un grande esempio di sportività. La moglie mrs Sutton è stata la prima donna a navigare su di una barca da regata.
1887: Thistle è il primo e l’unico sfidante scozzese, progettato da Watson. Il Nyyc, in ritardo nella costruzione dl defender, modifica a suo favore il Deed of gift e poi si affretta a terminare la costruzione di Volunteer, in tempo per gareggiare. In mare non c’è storia per lo sfidante. Volunteer vince facilmente le due prove.
1893 e 1895: Lord Dunraven, su Valkyrie II, viene pesantemente sconfitto ua prima volta e poi viene ancora battuto con Valkyrie III nell’edizione successiva. Lord Dunraven viene inoltre espulso dal Nyyc, dopo la squalifica della sua barca nel corso dell’ultima regata dell’edizione 1895, 1899, 1901, 1903, 1920 e 1930. Sono ben cinque le sfide lanciate da sir Thomas Lipton, del Royal Ulster Yacht Club, con le sue cinque barche: da Shamrock I a Shamrock V, sir Thomas Lipton non ha evidentemente fortuna e perde per cinque edizioni consecutive.
1934: è la volta di sir Sopwith, che tenta la sfida con il suo classe J-Class Endeavour. Il Nyyc evita per poco la sconfitta. Sopwith tenta ancora nel 1937 con Endeavour II, ma il leggendario J-Class Ranger non gli dà scampo, sconfiggendolo senza problemi. La Seconda guerra mondiale costringe a sospendere le regate dell’America’s Cup.
1958: il Deed of gift viene emendato dal tribunale di New York per consentire la partecipazione alle regate delle imbarcazioni delle regate della classe 12 metri, più economiche ma spettacolari allo stesso tempo. Nel 1958 e nel 1964 gli sfidanti inglesi vengono sconfitti facilmente. Nel 1962 arriva la prima sfida australiana. Nel 1967, 1970, 1974, 1977 e 1980, vari yacht club australiani si battono senza successo per la conquista dell’America’s Cup.
1983: gli australiani, guidati da Alan Bond, riescono per la prima volta nell’impresa di sottrarre la coppa agli americani, con Australia II. La barca ha un’innovativa chiglia alata, causa di molte controversie, ma ancora a tutt’oggi utilizzata.
1987: Dennis Conner, con Stars & Stripes, gareggia contro Kookaburra III e la batte, riportando il trofeo negli Stati Uniti, questa volta nei saloni dello Yacht Club di San Diego.
1988: i neozelandesi studiano il Deed of gift e lanciano una sfida a sorpresa con la cosiddetta ‘big boat’, per poi perderla contro una sorprendente difesa organizzata, sempre da Dennis Conner, con un catamarano.
1992: nasce l’America’s Cup Class. Il miliardario americano Bill Koch si difende con successo contro Il Moro di Venezia. La coppa rimane negli Usa.
1995: Team New Zealand torna all’attacco e sconfigge Dennis Conner su Stars & Stripes, infliggendogli una delle più pesanti sconfitte della storia recente della coppa 2000: New Zealand difende con successo la coppa dalla sfida italiana di Prada 2003; il challenger svizzero Alinghi vince la 31/a edizione dell’America’s Cup, con un secco 5-0. A bordo di Alinghi un equipaggio internazionale. Alinghi riporta la coppa in Europa, per la prima volta dopo 152 anni.
San Diego (California) Raul Gardini e Paul Cayard con l'equipaggio sul Moro di Venezia durante una delle competizioni della Coppa America 1995