(ANSA) - L'AQUILA, 10 LUG - "Se fossi un cittadino non mi
spaventerei se ci vogliono 5, 8 o 10 anni per finire, piuttosto
vorrei capire a che punto siamo e quanto manca". Così il
titolare dell'Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni
del cratere (Usrc), Paolo Esposito, a margine dell'incontro dal
tema "Open-Ricostruzione patecipazione e trasparenza",
nell'ambito del Festival della partecipazione che si chiude oggi
all'Aquila.
"Siamo consapevoli - ha aggiunto - di avere grosse fonti di
dati, ora è necessario uno sforzo comune per farle ragionare
insieme, va fatto un salto di qualità, va ancora di più messo a
fattore comune questo patrimonio informativo per capire,
innanzitutto noi, e poi per far capire alla collettività, una
sorta di rendicontazione sociale".
L'importante, per Esposito, che ha illustrato la sezione open
del sito internet dell'Usrc, costantemente aggiornata con i dati
dello stato di avanzamento dei lavori per ciascuno dei 56 comuni
del cratere e dei 121 fuori cratere, è "far capire che c'è un
sistema che sta andando avanti, che è sotto controllo pur con
tutte le ombre, perché di problemi ne abbiamo e ne avremo fino
all'ultimo giorno, visto che il quadro normativo contiene
difficoltà ed è mutevole".
Il titolare dell'Usrc ha poi annunciato che "siamo
all'imminenza dell'affidamento dei lavori di rifacimento della
Torre medicea di Santo Stefano di Sessanio, un simbolo
conosciuto in tutto il mondo", per il cui avvio del cantiere "ho
raccomandato al sindaco Fabio Santavicca di organizzare un
evento di una certa rilevanza".
(ANSA).
Sisma L'Aquila:Esposito(Usrc),ricostruzione sotto controllo
'Importante non durata, ma sapere quanto manca'