(ANSA) - Casoli (Chieti), 27 GEN - Casoli vide la nascita il
5 dicembre 1943 della Brigata Maiella, unica formazione
partigiana decorata con medaglia d'oro al valor militare, e oggi
ha celebrato la Giornata della Memoria con l'ambasciatore in
Italia della Repubblica di Slovenia, Bodgan Benko, lo scrittore
Livio Sirovich, insignito della cittadinanza onoraria, e la
presidente nazionale dell'Anpi Carla Nespolo.
L'occasione è stata l'inaugurazione della Piazza della
Memoria e il convegno internazionale di studi "Memoria e
internamento civile nell'Italia fascista". Nel Luogo della
Memoria del Campo di concentramento fascista di Casoli, in via
Giuseppe Borrelli 14, sono stati internate 218 persone, tra
civili ebrei stranieri, sloveni e croati tra il 1940 e 1943.
Una targa ricorderà tutti i loro nomi. Dieci internati ebrei
finirono poi uccisi nei campi di sterminio. La cittadinanza
onoraria allo scrittore Livio Sirovich è stata attribuita per la
valorizzazione, col suo libro "Non era una donna, era un
bandito", di 4 mila documenti conservati a Casoli e relativi
alla presenza sia dei prigionieri-internati ebrei stranieri e
sia dei tanti civili sloveni e croati deportati in campi di
concentramento e di internamento nel territorio italiano, specie
in Abruzzo, dopo l'invasione del Regno di Jugoslavia nella
primavera del 1941 da parte della monarchia e del Regime
fascista italiano. Il lavoro di Sirovich ha consentito a
Giuseppe Lorentini di ideare il progetto di ricerca e
documentazione on line sul Campo di concentramento di Casoli e
di far rivivere attraverso il sito www.campocasoli.org parte
della memoria storica del paese.
"Vi ringrazio di mantenere viva la memoria", ha detto
l'ambasciatore Benko, mentre il sindaco Tiberini ha aggiunto
"l'unico antidoto all'indifferenza è la memoria". La presidente
dell' Anpi Nespolo ha rimarcato "Noi vogliamo che questo mondo
sia ricordato perchè non si ripeta. Anche oggi, non lo
dimentichiamo, ci sono forme di razzismo e vogliamo un'Europa di
pace e un mondo di pace. Per questo siamo tutti qui per dire no
alla violenza e alla guerra".(ANSA).
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