(ANSA) - PENNE (PESCARA), 3 GEN - "La prossima settimana ci
saranno questi nuovi interrogatori, fra cui quello dell'ex
prefetto Francesco Provolo. Vedremo cosa uscirà fuori, cosa
emergerà e cosa dichiarerà, ma io non sono più fiducioso né
nello Stato e né in nessuno. Posso ringraziare solo carabinieri
E forestali e chi sta portando avanti le indagini. Per il resto
non ho più fiducia in nessuno". Lo ha detto Francesco D'Angelo,
fratello di Gabriele, il cameriere di Penne morto tra le 29
vittime della tragedia di Rigopiano (Pescara) e autore di alcune
telefonate dall'hotel prima della valanga, parlando degli della
prossima settimana in Procura a Pescara per il disastro del 18
gennaio 2017. "Cosa accadrà non so, mi aspetto giustizia e che
chi dovrà pagare, pagherà". Sulle telefonate fatte dal fratello:
"Mi dispiace per mio fratello che si è speso tanto. Faceva di
tutto per la sua incolumità e quella altrui. Mi spiace che
quanto ha fatto non è servito. Oggi potevamo avere 40 persone
vive".
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