(ANSA) - PESCARA, 1 MAG - "Sono potenzialmente a rischio di
contagio coloro che hanno avuto contatti diretti nell'ultima
settimana con il paziente". Lo scrive in una nota la Asl di
Pescara in relazione al caso del 21enne morto per una sepsi
meningococcica fulminante, precisando che "le forme di contagio
diretto sono prevenibili attraverso la profilassi" e
raccomandando "nel dubbio, di fare la profilassi farmacologica,
rivolgendosi al proprio medico di famiglia o al servizio di
Guardia medica".
"La drammatica scomparsa del giovane di Città Sant'Angelo
avvenuta in data odierna presso la Rianimazione del Presidio
Ospedaliero di Pescara - si legge in una nota della Direzione
generale della Asl - è dovuta ad una sepsi meningococcica
fulminante da 'Neisseria meningiditis'. Attualmente sono in
corso le tipizzazioni del ceppo".
La profilassi farmacologica, sottolinea la Asl, "riduce il
rischio a valori prossimi allo zero. I farmaci da usare, sotto
prescrizione medica, sono Ciprofloxacina 500 mgr (1 compressa
una sola volta), oppure Ceftriaxone 250 mgr o 500 mgr (in base
al peso; una sola somministrazione per iniezione
intramuscolare), oppure Rifampicina 600 mgr (una compressa ogni
12 ore per due giorni, 4 compresse in totale). In ogni caso le
forme da contagio diretto sono prevenibili attraverso la
profilassi sopra riportata. I segni ed i sintomi precoci della
malattia sono aspecifici (cefalea,febbre,dolori addominali)".
Anche il sindaco di Città Sant'Angelo, Gabriele Florindi,
attraverso i social sottolinea che "a causa della morte del
nostro giovane concittadino i sanitari hanno attivato la
profilassi di prevenzione per tutti coloro che hanno avuto
contatto e frequentato il ragazzo nei 7-8 giorni antecedenti il
decesso. Solo chi ha avuto contatto ravvicinato con lui - dice
il primo cittadino - deve recarsi presso la guardia medica del
distretto sanitario di Città Sant'Angelo". (ANSA).
Morto per meningite: Asl, chi ha avuto contatti è a rischio
'In casi di dubbi fare profilassi'. Attivata unità di crisi