(ANSA)-L'AQUILA, 31 MAG- "124 imprese appese a un filo": così recita il cartello esposto all'Aquila dal direttore di Confcommercio Celso Cioni che ha inscenato all'alba una singolare protesta sulla questione tasse, sospese per 18 mesi dopo il sisma dell'Aquila a imprese e partite Iva, di cui ora si chiede la restituzione con cartelle esattoriali perché considerate aiuti di Stato dalla Commissione europea. Cioni, con casco e attrezzatura da alpinista, con un verricello si è calato dal terzo piano della sua abitazione e ha esposto il cartello.
"Ho voluto rappresentare simbolicamente questa grave situazione che pende come una spada di Damocle sulla testa di 124 imprenditori chiamati a restituire circa 100 milioni, mora compresa, per non aver commesso nulla di illegale, ma per errore di qualche burocrate europeo che non si rende conto che all'Aquila, oltre al sisma del 2009, è successo di tutto: da 10 anni subiamo ogni tipo di catastrofe naturale, il tessuto economico e sociale meriterebbe un po' di convalescenza per riprendersi".
Sisma e tasse, protesta appeso a balcone
Direttore Confcommercio Cioni, spada di Damocle per 124 imprese