(ANSA) - LANCIANO (CHIETI), 18 LUG - "La Regione Molise tartassa
i lavoratori pendolari occupati alla Sevel di Atessa e nelle
altre fabbriche della Val di Sangro". Questa la denuncia della
Uilm Chieti-Pescara e della Rsa Uilm Sevel in merito alla legge
regionale del Molise, la n. 4 del 2019, che ha aumentato del 40%
le tariffe per abbonamenti e biglietti degli autobus "a scapito
e sulle spalle di tutti i lavoratori pendolari che ogni giorno
usufruiscono del trasporto pubblico". "Tantissimi sono i
lavoratori molisani occupati in Sevel e nelle fabbriche della
Val Di Sangro - spiega Uilm - che con enormi sacrifici
affrontano un viaggio di 4 ore al giorno per portare a casa uno
stipendio, sostenendo l'economia di una regione che non solo non
offre opportunità di lavoro, ma si dimostra sorda agli appelli e
indifferente alle necessità dei cittadini. Il trasporto pubblico
molisano è stato più volte oggetto di cronache e denunce per i
disservizi che i lavoratori quasi quotidianamente devono subire,
ma nonostante questo si aumentano i costi".
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