(ANSA) - PESCARA, 30 LUG - "Una tempesta in un bicchiere
d'acqua minerale: non si può avere paura della storia". Citando
Ennio Flaiano, il senatore di Forza Italia Nazario Pagano
interviene sulla polemica innescata dall'interrogazione del
deputato Camillo D'Alessandro nella quale chiede l'intervento
del ministro degli Interni Matteo Salvini per la rimozione della
scritta Dux sulla roccia della Penna di Villa Santa Maria
(Chieti).
"Un'iscrizione realizzata nel 1940, che è stata ripulita di
recente per iniziativa del sindaco Pino Finamore in un progetto
di valorizzazione della zona - spiega il senatore - e che
costituisce, comunque la si pensi, un retaggio della nostra
storia nazionale che va accettata, discussa e criticata per
quello che è, ma non rimossa. Additare quella scritta come fosse
un pericoloso segnale visivo sovvertitore dei valori
costituzionali e di esaltazione del Ventennio, rivela una
profonda miopia politica prima ancora che storica".
Secondo Pagano "la storia non può essere manipolata
ideologicamente: è un gioco pericoloso e dalle conseguenze
paradossali. Villa Santa Maria ha avuto un Giusto tra le
nazioni, il podestà (ovvero il sindaco dell'epoca fascista)
Roberto Castracane, che coraggiosamente protesse gli ebrei
seguendo il più alto senso etico, di cui serba la memoria come
monito alle future generazioni che sulla roccia possono ora
visivamente rapportarsi a quel periodo proprio incrociando con
lo sguardo la scritta Dux. Con un relativismo smaccatamente di
partito, come quello condotto da sinistra in questa inutile
crociata, a qualcuno potrebbe venire persino in mente -
conclude Pagano - di chiedere di abbattere il Colosseo, perché
quelle mura hanno hanno visto trucidare decine di migliaia di
persone nei giochi gladiatori e come simbolo delle persecuzioni
dei cristiani gettati in pasto ai leoni". (ANSA).
Scritta Dux:Pagano (Fi), non si può avere paura della storia
Senatore, relativismo di partito, da sinistra inutile crociata