(ANSA) - L'AQUILA, 22 AGO - Una serata incentrata sui temi
delle radici, dell'appartenenza alla terra, ma anche della
rinascita e del futuro e che per questo, accanto a grandi nomi
del mondo dello spettacolo, vede tra i protagonisti 75 giovani
musicisti dell'Orchestra nazionale dei Conservatori, quella
costituita dai migliori studenti di tutta Italia. A loro la
grande responsabilità di aprire all'Aquila, nel 'Teatro del
Perdono' allestito davanti alla basilica di Collemaggio, venerdì
23 agosto alle 21, la settimana di eventi e celebrazioni della
725/a Perdonanza Celestiniana.
"E' un'orchestra con cui suoniamo repertorio classico,
crossover, musica leggera - spiega il direttore d'orchestra
Leonardo De Amicis, direttore artistico della Perdonanza, anche
oggi impegnato nelle prove - e che muta continuamente; molti
studenti sono all'ultimo anno di conservatorio e poi ognuno
seguirà la sua strada. Non hanno il suono delle grandi orchestre
composte, non la maestosità che deriva da cento anni di lavoro,
ma certo hanno un'energia che raramente ho trovato altrove, che
è l'energia tipica dei ragazzi di 18 anni. Ecco, quest'anno la
Perdonanza pensa ai giovani, tutto è per loro. Noi che abbiamo
fatto una parte del nostro cammino cerchiamo di preparare per
loro un bel futuro, perché sono loro che ci amministreranno".
Elettrizzato ed emozionato si definisce De Amicis pensando a
domani sera quando sul palco arriveranno Giancarlo Giannini,
Gianni Morandi, Franco Nero e Vanessa Redgrave. Sarà una serata
di racconto e musica, quella di domani, intitolata 'L'Aquila
rinasce'. "Molti grandi artisti subito dopo il terremoto del 6
aprile 2009 si sono spesi per la città senza il faro acceso -
sottolinea De Amicis - Domani saranno sul palco accanto a
compagini locali, alle corali aquilane, a Simona Molinari,
Stefano Di Battista, Amii Stewart, Paolo Vallesi, Piero
Mazzocchetti, Vittoriana De Amicis. Ho scritto la serata
scegliendo nel 90% dei casi brani che siano in concordanza con i
temi dell'evento, ma ci sarà anche l'apertura ludica, l'apertura
pop. Abbiamo un canovaccio da seguire, ma ognuno degli 'attori'
di questo grande racconto darà quello che vuole dare e ci sarà
senz'altro la libertà di dire". (ANSA)
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