Abruzzo

Ergastolo: De Raho, la mafia non è diventata buona

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 26 OTT - "Sono convinto che evidentemente qualche interpretazione che non sia esattamente corrispondente alle esigenze possa esservi. Ovviamente si rispetta l'interpretazione della Corte Costituzionale, ma è anche vero però che il carcere duro, quello che è stato il meccanismo e quelle che sono state le misure hanno rappresentato, all'indomani della Strage di Capaci, la risposta più forte che lo Stato potesse dare". Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, intervenendo alla cerimonia di premiazione del "Premio Nazionale Paolo Borsellino", giunto alla sua 24/a edizione, in merito al pronunciamento della Corte Europea dei diritti dell'uomo, seguita poi dalla Corte Costituzionale, secondo i quali l'ergastolo ostativo, cioè il regime carcerario duro è contro i diritti umani.
    "Quello che temiamo - ha aggiunto - è che quella risposta sia via via dimenticata o si ritenga una risposta eccessiva rispetto alla mafia. La mafia al momento è dormiente, continua a operare con una strategia della sommersione, ha rilevato che lo Stato ha operato con una reazione forte, ma non per questo dobbiamo credere che la mafia sia più buona o la mafia non sia più pericolosa come una volta. La mafia è pericolosissima ed è pronta a tirar fuori gli artigli se noi ci lasciamo andare ritenendo che essi sono al di fuori di un sistema criminale violento. La mafia tira fuori la violenza ogni qual volta pensa ci sia l'esigenza, e questo lo fa anche oggi perché ancora oggi ci sono gli omicidi di mafia". (ANSA).
   

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