Abruzzo

Barriere A14: Pezzopane, vicina a sindaci,Governo intervenga

Incubo per automobilisti, anche 23 km coda per l'Abruzzo

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 22 DIC - "Quello vissuto ieri dagli automobilisti che si sono trovati in viaggio lungo la A14 è stato un incubo. A causa di alcuni restringimenti di carreggiata si sono create code infinite soprattutto nel tratto abruzzese.
    C'è chi è stato cinque ore in macchina per percorre i 150 chilometri tra Ancona e Pescara. Solo al fianco ai sindaci della costa adriatica che hanno dovuto affrontare una vera e propria emergenza e chiedo al Governo di intervenire prontamente per evitare che quanto accaduto possa ripetersi".
    Così in una nota Stefania Pezzopane, della Presidenza del gruppo Pd alla Camera, in merito ai forti disagi vissuti dagli automobilisti dalla mattina di ieri e fino alla notte.
    "Si metta fine a una situazione di gran confusione dovuta a provvedimenti contraddittori sul traffico pesante. Il Gip di Avellino ha dissequestrato alcuni viadotti marchigiani, per cui si tratta di capire se non sia da dissequestrare anche il viadotto attiguo al casello di Roseto. Già venerdì era stato un incubo con le centinaia di Tir in fila sulla Statale 16 a causa della chiusura del traffico pesante del tratto Pescara Nord -Atri. E cosa accadrà domani lunedì quando torneranno i Tir sulla statale?".
    "I sindaci di Pineto, Roseto, Silvi - aggiunge la deputata Pd - vanno sostenuti. Questa vicenda diventa ogni giorno più assurda, situazione kafkiana, con la magistratura che sequestra i viadotti, Autostrade per l'Italia che rivendica di aver fatto ogni cosa per evitare il sequestro, i provvedimenti di inibizione ai mezzi pesanti che scaricano il traffico pesante sulla statale, i sindaci che si trovano nel cuore dei loro territori una situazione da incubo, gli utenti dell'autostrada che percorrono l'autostrada continuando a pagare come se nulla fosse, nonostante il percorso sempre più da incubo. Al governo chiedo di intervenire per trovare una soluzione. Non se ne può più". (ANSA).
   

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