(ANSA) - PESCARA, 13 GEN - Chiedono di essere convocati e
ascoltati in tutti i tavoli nazionali e locali organizzati per
affrontare l'emergenza A14, dove si parla di autotrasporto senza
ascoltare mai i diretti interessati. Mantengono alta la
mobilitazione della categoria e minacciano l'avvio di azioni
legali a tutela dei danni patiti per i forti ritardi
nell'attività, a causa delle interruzioni sul tratto abruzzese
dell'autostrada.
Le due sigle dell'autotrasporto chiedono una programmazione
urgente dei lavori necessari alla riapertura della seconda
corsia, ora vietata al traffico, oltre alla rimozione di limiti
(velocità, distanze minime) che rallentano la circolazione.
Soprattutto, Cna Fita e Fai-Conftrasporto chiedono che si
cominci a pianificare il futuro della viabilità adriatica con
potenziamenti o nuove realizzazioni di infrastrutture, dato che
quelle esistenti non sono più sufficienti per il "sistema
Paese". Le due sigle valutano azioni di protesta coinvolgendo le
imprese di autotrasporto e i loro mezzi; oltre ad azioni legali
che prevedano un ristoro economico alle imprese danneggiate
dalle interruzioni stradali. In caso di mancata riapertura,
infine, promettono di svolgere un'iniziativa pubblica di forte
denuncia sull'insostenibilità della situazione, coinvolgendo le
confederazioni nazionali e la committenza.
All'incontro erano presenti il presidente e il coordinatore
di Cna-Fita Abruzzo, Gianluca Carota e William Facchinetti, il
segretario interregionale di Fai-Conftrasporto Abruzzo e Molise
Carlo Antonetti con il vice presidente, Camillo Grande, nonché i
direttori regionale e di Pescara della Cna, Graziano Di Costanzo
e Carmine Salce. (ANSA).
Barriere A14:sigle autotrasportatori,pronti ad azioni legali
Riunione a Pescara tra Cna Fita e Fai-Conftrasporto