Abruzzo

Lavoro: Faist, Ascom Abruzzo'Smantella dove non ha problemi'

Redazione Ansa

(ANSA) - Lanciano (Chieti), 6 FEB - Prosegue anche oggi il presidio sulla grave situazione dei 17 lavoratori della Faist di Lanciano, indotto ex Honeywell, per l'annunciata chiusura dello stabilimento e il trasferimento a Montone(Perugia) per la produzione di sensori per le turbine di auto e veicoli commerciali. Sulla questione interviene Ascom Abruzzo, il cui presidente regionale Angelo Allegrino ha inviato una lettera al prefetto di Chieti, presidente della Regione Abruzzo, agli assessori alle Attività produttive e al Lavoro della Regione e al sindaco di Lanciano.
    "Nel territorio di Lanciano-Val di Sangro - dice Allegrino - si sta consumando l'ennesimo dramma del lavoro nel silenzio più inquietante. L'azienda Faist, situata nella zona industriale di Cerratina a Lanciano, che opera nell'ambito di quell'automotive su cui l'Abruzzo sta investendo e di cui tanto parla, ha deciso di chiudere. E non perché ha problemi qui, dato che la produzione va avanti a pieno ritmo. Ha problemi in altre sedi ma sta smantellando in Abruzzo per spostare la produzione in Umbria. Si tratta di una fabbrica d'eccellenza che produce componenti di qualità. I dipendenti, per la maggior parte donne, rischiano di restare presto disoccupati. Ora stanno presidiando i cancelli, notte e giorno sotto il freddo, per evitare che vengano portati via i macchinari delle linee di produzione. E nessuno che stia dando loro un aiuto. Problemi, inoltre, ci sono anche alla SanMarco Industrial, altra azienda di Lanciano, che ha annunciato una quarantina di esuberi. Ascom Abruzzo è preoccupata per quanto sta accadendo e per le sorti di questi lavoratori e chiede che istituzioni e politica facciano la loro parte per salvare i lavoratori da una sorte che sembra segnata.
    E' un copione che si ripete. Sono diverse le aziende che in questi anni hanno delocalizzato lasciando sul lastrico centinaia di lavoratori. L'Abruzzo non sembra più territorio appetibile per investire, mentre in passato qui si si sono insediati i colossi metalmeccanici che ancora trainano l'economia regionale.
    attorno ai quali ruotano decine di piccole imprese".(ANSA)

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