(ANSA) - PESCARA, 12 FEB - In Abruzzo molti cinesi rientrati
dalla Cina si stanno isolando autonomamente, anche per evitare
pregiudizi ed episodi di razzismo. Lo sottolinea, nel corso di
una conferenza promossa in Regione Abruzzo per fare il punto
sulle misure preventive rispetto all'epidemia da Coronavirus, la
responsabile del servizio della Prevenzione e Tutela Sanitaria
dell'ente regionale, Stefania Melena, che ha illustrato i dati
relativi alle persone in sorveglianza in Abruzzo.
Numerose, infatti, le persone - soprattutto cinesi - che,
nonostante il blocco dei voli per l'Italia, usufruendo degli
scali internazionali, sono rientrate e stanno rientrando dalla
Cina. Se gli studenti, su segnalazione dei dirigenti scolastici,
in base alle direttive ministeriali sono tenuti ad osservare
l'isolamento domiciliare, per gli adulti si tratta in molti casi
di isolamento volontario per i quattordici giorni come da
protocollo internazionale.
Le modalità della sorveglianza possono variare da Asl ad Asl
e prevedono, in linea di massima, la misurazione quotidiana
della temperatura corporea e telefonate, anche più di una al
giorno, con i centri di riferimento degli ospedali per il
monitoraggio generico delle condizioni di salute. Oltre al
numero nazionale 1500, dedicato proprio al Coronavirus, le Asl
si stanno organizzando con dei numeri telefonici e personale
pronto a rispondere alle domande degli utenti. Per Pescara il
numero è 335.1935583, per Teramo è 800.090147. (ANSA).
Coronavirus: in Abruzzo cinesi di ritorno si autoisolano
Nonostante stop voli, molti rientrano sfruttando scali