(ANSA) - Pescara, 25 mar - "Faremo tutto quello che potremo
per dare sollievo alle attività produttive messe in crisi da
questa vicenda. Anche perché le banche sono piene di liquidità e
questo in sostanza non è denaro privato ma pubblico grazie agli
interventi della Bce.
Per Borgia insomma "già se ripartisse con un piano del genere
l'indotto potrebbe rimettersi in moto. Noi ripeto, dal piccolo
commercio alla ristorazione, faremo tutto ciò che è in nostro
potere". La Bcc di Capelle, 25 mila clienti nell'area
metropolitana di Pescara, un bacino di 400 mila persone dove
viene generato il 35% del pil abruzzese, e che gestisce il 10%
dei prestiti erogati in tutta la regione, è uno degli istituti
più a contatto con la piccola media realtà economica locale.
Quindi è un osservatorio per certi versi privilegiato.
"Ora che i vincoli di bilancio si sono allentati - prosegue il
docente - ci sono condizioni favorevoli per quel tipo di
rilancio: la politica ci aiuti però. Lavori pubblici essenziali,
noi siamo pronti a supportare ma serve colpo di reni".
Dal territorio intanto arrivano i primi segnali: "al momento
grosse difficoltà da parte delle ''partite Iva" non ne abbiamo,
ma riceviamo questo sì tante telefonate di chi teme
ripercussioni. Noi siamo una banca etica, siamo sul territorio e
dobbiamo dare beneficio a quelle attività, ristoratori,
commercianti, edili ecc, che operano a stretto contatto col
territorio. Ma vorrei tranquillizzare tutti: anche noi
regoleremo la nostra attività e correggeremo il tiro strada
facendo se riterremo di doverlo fare. Non siamo i medici
dell'economia, non ci poniamo sul loro nobile livello, ma non
abbiamo certezze precostituite, questo voglio dirlo", chiude
Borgia.(ANSA).
>ANSA-INTERVISTA/ Borgia, anche Abruzzo serve Piano Marshall
Presidente Bcc Cappelle sul Tavo, noi pronti, politica ci aiuti