(ANSA) - CHIETI, 28 MAR - L'uso sperimentale del Tocilizumab
nell'ospedale di Chieti sui pazienti con Covid-19, in corso da
circa venti giorni, sembra dare buoni risultati: è stato dimesso
dalla Clinica di Malattie infettive un trentenne trattato con il
farmaco che contiene molecole già impiegate nella cura
dell'artrite reumatoide e in grado di ridurre l'infiammazione
che causa danni agli organi. Sempre oggi sono stati dimessi una
donna di 81 anni, proveniente dall'Ortopedia di Lanciano
(Chieti), e un uomo di 44 anni.
"Nel Policlinico di Chieti sono in trattamento oltre 100
pazienti con terapie antivirali standard - spiega Jacopo
Vecchiet, responsabile dell'unità operativa e ordinario di
Malattie infettive all'università 'd'Annunzio' di Chieti-Pescara
- Sono, inoltre, in corso diverse terapie sperimentali usate nei
casi più critici. Una decina di pazienti sono in trattamento con
Tocilizumab e tre con Remdesivir, farmaco innovativo utilizzato
per il trattamento dell'Ebola. Chieti è tra i pochi centri
italiani a cui è stato concesso l'utilizzo del farmaco. I numeri
non consentono ancora, per la nostra esperienza, di trarre
conclusioni ed è necessario essere cauti. Per ora possiamo solo
prendere atto dei risultati che nei casi singoli riusciamo a
ottenere".
Nell'ospedale di Chieti continua la riorganizzazione delle
attività assistenziali per ampliare il numero dei posti letto da
destinare ai pazienti Covid, che nel piano predisposto dalla
Direzione aziendale sono 317. A oggi ne risultano occupati 145,
di cui 16 in Rianimazione, 15 a Malattie infettive, 14 a
Pneumologia sub intensiva, 100 in Medicina. (ANSA)