(di Paolo Renzetti)
(ANSA) - PESCARA, 2 APR - Uno sforzo informativo ulteriore ai
tempi del Coronavirus. Televisioni e radio abruzzesi proseguono
senza sosta ad informare i cittadini abruzzesi con
professionalità e competenza, nonostante le problematiche di un
settore che, come quello della stampa in generale, sta
attraversando oggi in un periodo di grandi cambiamenti e fare i
conti con una contrazione del mercato pubblicitario e dunque
meno entrate.
"Anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte con queste
parole ci ringrazia ma nessuno finora ci ha dato un aiuto
concreto. Noi non andiamo in Cassa integrazione - spiega il
direttore responsabile di Telemax Leda D'Alonzo - perché
dobbiamo continuare a lavorare, anche più di prima. Il Governo
però continua a fare distinguo tra le TV Locali: il nostro
appello è che venga emendato l'art.6, comma 2, del Dpr 146/17
per eliminare quell'aberrante discriminazione dello "sbarramento
a 100".
Non servono nuovi fondi, ma solo un'equa ripartizione nella
graduatoria del Mise. Chiama in causa anche la Regione il
direttore di rete dell'emittente TVSEI Mauro di Pietro: "Le
emittenti Tv abruzzesi, a fronte dell'emergenza COVID 19,
avevano nei giorni scorsi rivolto un appello ai vertici della
Regione, per ottenere una misura di sostegno straordinario. Ma,
nonostante le rassicurazioni, poi il Consiglio Regionale e la
Giunta non ha dato seguito a nessun provvedimento. Un aiuto
necessario per chi, con responsabilità e spirito di servizio,
sta garantendo un flusso continuo di notizie al territorio
regionale, con dirette tg, speciali e programmi di informazione
sociale. Un sistema in piena attività, che non può ricorrere
alla cassa integrazione e con la raccolta pubblicitaria
completamente ferma. Non si escludono prese di posizione da
parte degli editori con l'avvio di nuove iniziative". (ANSA).
>ANSA-FOCUS/ Coronavirus: radio-tv locali, Regione ci aiuti
Emittenti a Giunta Marsilio, da noi impegno, politica intervenga