(ANSA) - L'AQUILA, 02 APR - "Liris deve scegliere, se non si
dimette da consigliere, il presidente del Consiglio regionale
Sospiri applichi la legge e avvii il procedimento decadenza".
La scelta dell'assessore regionale al Bilancio e al Patrimonio
Guido Liris, di Fratelli d'Italia, dirigente medico in
aspettativa della Asl provinciale dell'Aquila, di tornare con un
contratto part time a fare il medico all'ospedale dell'Aquila
fatto insorgere il Pd: con una nota il segretario regionale,
Michele Fina, assieme ai consiglieri regionali Silvio Paolucci,
Dino Pepe, Pierpaolo Pietrucci, Antonio Blasioli e Sandro
Mariani e ai parlamentari Stefania Pezzopane e Luciano
D'Alfonso, sostengono che i due ruoli siano incompatibili ed
invitano all'ex vice sindaco dell'Aquila a scegliere: “o la
missione politica o di medico, altrimenti rischierebbe di
abdicare rispetto ad entrambe le funzioni".
Altrimenti non potrebbe essere, perché il d.lgs. 165/2001
obbliga gli eletti in Consiglio regionale all'aspettativa
obbligatoria, con conservazione del posto di lavoro. Quindi,
l'unico modo, per Liris, di tornare a fare il medico, sarebbe
quello di smettere di fare l'assessore e il consigliere
regionale. Resta comunque da capire, al di là delle questioni
normative, come sarebbe possibile, in questo momento drammatico,
conciliare due ruoli di così grande impegno e di così grande
importanza. Ed è anche da capire, quale sarebbe l'utilità di
tutto questo, tolto il ritorno pubblicitario che, con ogni
ovvietà, è il fine della geniale trovata o, per meglio dire,
della sceneggiata, un altro capitolo dopo quello a cui ci ha
costretto ad assistere ieri il Presidente del Consiglio
regionale ammainando la bandiera europea”.(ANSA).
Coronavirus: Pd a Liris, non puoi fare medico ed assessore
Pd Abruzzo contro scelta esponente Fdi di tornare Asl L’Aq